Inter, Vecino e Nainggolan le ultime eredità di Spalletti

Inter, Vecino e Nainggolan le ultime eredità di Spalletti
Pensa un po’ come è strano il football, questo meraviglioso gioco di squadra che regala emozioni, che non si possono mica ignorare. Guardando al biennio di Luciano...

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Pensa un po’ come è strano il football, questo meraviglioso gioco di squadra che regala emozioni, che non si possono mica ignorare. Guardando al biennio di Luciano Spalletti ci si accorge che in entrambe le occasioni, la sua Inter ha strappato in extremis, all’ultima giornata, il pass Champions. Nel maggio 2018 nel 2-3 rifilato alla Lazio all’Olimpico e nel maggio 2019 il 2-1 contro l’Empoli, nel frattempo retrocesso in Serie B a testa alta. Prima Vecino, poi Nainggolan: sono i due eroi nelle due partite pazze dei nerazzurri, già entrate nella storia recente del club di corso Vittorio Emanuele. Entrambi voluti da Spalletti, che ci ha messo la faccia, si è preso le critiche (a volte anche gli insulti), ma che alla fine tra mille difficoltà ha guidato l’Inter al traguardo finale. Con i suoi uomini. Con le sue decisioni, a volte anche discutibili. Entro venerdì (da oggi tutti i giorni sono utili) ci sarà il divorzio tra il tecnico e la società: Spalletti lascia ad Antonio Conte, il suo successore, un gruppo che con gli innesti giusti può davvero essere l’anti Juve, un ruolo quest’anno non ricoperto da nessuno. Questa è l’ultimissima eredità di Spalletti ai tifosi interisti. Ora con il nuovo allenatore ci saranno altre ambizioni, altri traguardi da raggiungere. A Spalletti resta l’amarezza di aver dovuto lavorare, nelle ultime settimane, con l’ombra di Conte, ma anche la soddisfazione di non aver fallito il traguardo minimo, quella Champions necessaria a tutti per far quadrare i conti.
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Il Messaggero