Inter, Marotta: «Vogliamo che Conte resti, non esiste un piano B»

Vinto lo scudetto, tiene banco il futuro di Antonio Conte. Sull’argomento è intervenuto Beppe Marotta a Radio Anch’io Lo Sport: «Antonio è riuscito...

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Vinto lo scudetto, tiene banco il futuro di Antonio Conte. Sull’argomento è intervenuto Beppe Marotta a Radio Anch’io Lo Sport: «Antonio è riuscito a inculcare quei principi vincenti che sono alla base del successo. Se esiste un piano B in caso di addio di Conte? No, c’è il piano A perché spero tanto che possa continuare il ciclo con noi. C’è grandissimo feeling tra lui, la società, la squadra e i tifosi. Sono ingredienti importanti per crescere e toglierci delle soddisfazioni».

Nell’estate 2019 è stato proprio l’amministratore delegato a volere in panchina l’ex c.t. ed ex allenatore della Juventus: «Di allenatori ne ho avuti tanti. Un vincente ha sempre qualche aspetto spigoloso nel Dna, ma per essere vincenti bisogna essere così. Conte è questo, è un vincente e quest’anno non abbiamo avuto alcun problema. Lui è una persona trasparente, dice sempre quel che pensa ed è una caratteristica positiva». Argomento del giorno non è solo il futuro dell’allenatore nerazzurro, ma anche il futuro del club di viale Liberazione: «Sappiamo che siamo in un momento molto difficile, c’è una contrazione nei ricavi e questo incide sui grandi club.

La potenza sul mercato sarà ridotta. Bisognerà fare dei confronti, nel nostro e in altri club. Il quadro è questo, ascolteremo Conte e le linee guida della proprietà, ma c’è un giusto e sano ottimismo. Io non voglio anticipare le linee guida della società perché non le conosco. Il momento è particolare, i grandi club sono in difficoltà finanziaria. Il modello non è adattabile alla situazione, dobbiamo trovarne uno nuovo. La ricerca di un nuovo socio? La proprietà sta lavorando per il bene dell’Inter.

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L’obiettivo è arrivare a un accordo con un partner per far confluire la liquidità che serve in questo momento. C’è grande ottimismo, ma non possiamo dimenticare che la proprietà ha profuso circa 700 milioni di euro in questi anni. La seconda stella o la Champions? La seconda stella è affascinante, rimane fissa sulla maglia».

 

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Il Messaggero