Inter-Lazio, è Milinkovic l'arma in più di Sarri

Inter-Lazio, è Milinkovic l'arma in più di Sarri
Non è solo una speranza campata per aria, non dev’esserci appello alla sentenza serba. La Lazio è l’unica ad aver tolto i tre punti alla capolista in...

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Non è solo una speranza campata per aria, non dev’esserci appello alla sentenza serba. La Lazio è l’unica ad aver tolto i tre punti alla capolista in Italia e si aggrappa ancora al portafortuna Milinkovic per batterla. Lui, il gigante che ha riacciuffato il 3-3 con l’Empoli di testa, aveva completato allo stesso modo la rimonta del 3-1 contro l’Inter all’andata. E anche l’anno prima sovrastando Perisic e pareggiando in casa. Non era invece servita al ritorno la sua punizione vincente a evitare la sconfitta. Ora Sergej punta alla sesta perla, l’Inter può diventare la sua vittima indiscussa. Sinora ha segnato 5 gol ai nerazzurri, così come all’Atalanta. Non conta il campo, deve solo prendere bene la mira. Basti vedere la prima rete del 2019 a San Siro con un’altra cocuzza. Milinkovic ha la zucca dura e lo ha dimostrato anche giovedì sera: quindicesimo gol di testa dal suo sbarco nella capitale, come lui nessuno in serie A e nemmeno in Europa. 

 

 

VERSO LA DOPPIA CIFRA

Con l’Empoli il Sergente ha segnato pure la quinta doppietta in biancoceleste rispolverando una vena realizzativa avuta solamente nel 2017/18, guarda caso l’anno dell’unica doppia cifra. Le altre 4 doppiette le collezionò proprio in quella stagione tra Europa League e Serie A, ma in questa Milinkovic si sta dimostrando addirittura superiore sotto porta. All’inizio del girone di ritorno è già a 7 timbri ed è il re degli assist a quota 7 in classifica. Era a 5 gol e 1 passaggio decisivo a questo giro di boa, quando poi chiuse a 12 reti e 3 passaggi vincenti l’annata. Sergej ha più difficoltà con Sarri in fase difensiva, ma diventa devastante quando il tecnico lo sgancia. Anzi, nel ruolo di centravanti aggiunto, è un’arma pazzesca. I tifosi si gustano ancora le ultime due caramelle della Befana. 

 


LA MOSSA IN MEDIANA

Stasera ritroverà ancora Inzaghi, colui che lo ha svezzato e lo ha contenuto solo in parte con la marcatura di Gagliardini all’andata. Stasera l’ex tecnico biancoceleste dovrà rinunciare a Calhanoglu che, col la decisione sub Iudice di Bologna-Inter, dovrà scontare con la Lazio la sua squalifica. Così Simone si gioca la carta Vidal: il cileno dovrà ostacolare col fisico Milinkovic e provare a stoppare ogni sua offensiva. Mica facile con un carrarmato di questa stazza, ma Inzaghi spera di doversi porre questo problema per l’ultima volta. 

 

 

VOGLIA DI CHAMPIONS

L’ex Simone ha lanciato Milinkovic e ne ha bloccato la cessione prima della sua partenza. Circostanza sempre confermata da Lotito, anche in una recente uscita: «Ho rifiutato 110 milioni il 29 agosto per Sergej perché avevo fatto al tecnico una promessa». Eppure adesso Simone se lo porterebbe all’Inter di corsa. Con lo scudetto in tasca, Marotta a fine annata potrebbe fare un nuovo tentativo, ma c’è da battere una fitta concorrenza, con la Juventus e lo United in prima fila. Milinkovic ha ribadito di volere la Champions e che «se a fine stagione se arriverà un’offerta, ci siederemo a parlare del da farsi con la società». In realtà, c’è da tempo un accordo con l’agente Kezman (da qui il tesseramento dell’altro assistito Kamenovic, che Sarri non vede in rosa) per far fare alla Lazio e Sergej il salto dopo tanti anni in una grande squadra. Il suo sogno è sempre stato il Real, ma finora nessuno ha più ribussato con 80-100 milioni, è la richiesta monstre minima. Se però Milinkovic procederà a questa velocità sotto porta, il suo cartellino schizzerà. Un altro gol all’Inter e, magari, a fine anno si sveneranno davvero per portarlo alla Pinetina. 

 

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Il Messaggero