L'Inter sciupa la chance di poter continuare a sognare, non va oltre il pari all'Olimpico e rende ancora più improbabile il miracolo-scudetto. Ed è tale...
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Quando non vince, Conte si fa trascinare dal rimpianto dell'obiettivo fallito e della chance sprecata. L'Inter, che può vantare un attaccante da record come Lukaku, unico capace di segnare 13 gol in trasferta alla prima stagione in Serie A, vicinissima dall'eguagliare l'ottima annata di Leonardo, avrebbe potuto davvero complicare i piani della Juventus fino alla fine. Il pari contro la Roma, e soprattutto la sconfitta contro il Bologna e il 2-2 col Verona, hanno fatto gettare la spugna anche ai più ottimisti. La base resta comunque ottima, la Champions è sicura e i passi avanti sono evidenti. Conte potrà quindi ripartire con maggiori certezze, sperando nel supporto di un mercato all'altezza delle sue ambizioni. Per ora prepara la sfida contro la Fiorentina, in scena già mercoledì e sempre alle 21.45, con l'obiettivo di tagliare il traguardo nel migliore dei modi gestendo gli infortuni che in gran parte si stanno risolvendo, ad esclusione di Vecino costretto ad operarsi al ginocchio a Barcellona. Poi a fine stagione, e dopo un'Europa League da giocare con l'obiettivo del trofeo, Conte e società tracceranno un bilancio e si saprà con certezza se le frizioni tra allenatore e dirigenti sono reali o, come sembra, solo uno sfogo emotivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero