Inter, Conte quando non vince si lamenta: sotto accusa calendario e mercato

Inter, Conte quando non vince si lamenta: sotto accusa calendario e mercato
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Lunedì 20 Luglio 2020, 19:04
L'Inter sciupa la chance di poter continuare a sognare, non va oltre il pari all'Olimpico e rende ancora più improbabile il miracolo-scudetto. Ed è tale l'amarezza di Antonio Conte che lo sfogo dopo la partita contro i giallorossi è durissimo. L'allenatore parla di un «calendario folle», stilato «per metterci in difficoltà», perché «se devono tirare uno schiaffo lo tirano all'Inter». Poi l'ennesima stilettata alla società: «Quando hanno fatto il calendario forse noi non c'eravamo. C'è chi gioca dopo cinque giorni. Io qualche domanda me la faccio ma il problema è che forse me la faccio solo io all'Inter». Le parole di Conte sono critiche e polemiche, un manifesto di interismo che infiamma i tifosi sui social, distoglie dalla prestazione in campo ma che, secondo quanto filtra da ambienti vicini al club nerazzurro, è solo frutto del dispiacere e dell'amarezza di aver visto dissolversi definitivamente l'impresa. Il club preferisce stemperare e la Lega serie A non risponde alle insinuazioni dell'allenatore nerazzurro, che nelle scorse settimane si era lamentato del mercato del club, salvo poi ammettere i meriti di Marotta per averlo scelto come guida della squadra nerazzurra. I due, del resto, si conoscono da tempo e bene.

Quando non vince, Conte si fa trascinare dal rimpianto dell'obiettivo fallito e della chance sprecata. L'Inter, che può vantare un attaccante da record come Lukaku, unico capace di segnare 13 gol in trasferta alla prima stagione in Serie A, vicinissima dall'eguagliare l'ottima annata di Leonardo, avrebbe potuto davvero complicare i piani della Juventus fino alla fine. Il pari contro la Roma, e soprattutto la sconfitta contro il Bologna e il 2-2 col Verona, hanno fatto gettare la spugna anche ai più ottimisti.
La base resta comunque ottima, la Champions è sicura e i passi avanti sono evidenti. Conte potrà quindi ripartire con maggiori certezze, sperando nel supporto di un mercato all'altezza delle sue ambizioni. Per ora prepara la sfida contro la Fiorentina, in scena già mercoledì e sempre alle 21.45, con l'obiettivo di tagliare il traguardo nel migliore dei modi gestendo gli infortuni che in gran parte si stanno risolvendo, ad esclusione di Vecino costretto ad operarsi al ginocchio a Barcellona. Poi a fine stagione, e dopo un'Europa League da giocare con l'obiettivo del trofeo, Conte e società tracceranno un bilancio e si saprà con certezza se le frizioni tra allenatore e dirigenti sono reali o, come sembra, solo uno sfogo emotivo.
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