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Un altro Ciro per la storia e per l'Europa. Scordatevi dell'ultimo Immobile di casa, ancora teso col Sassuolo perché provato dall'Italia. Già domenica scorsa è tornato da Marassi con la palla in dono per il figlioletto Mattia. Una tripletta che lo proietta a 179 gol in Serie A, a -1 da Quagliarella. Un altro ancora stasera e sarà il centravanti più prolifico in attività: «Spero di festeggiare la Pasqua in anticipo con un gol e una vittoria», ha assicurato infatti ieri all'Olimpico ai bambini della So.Spe. di Suor Paola e della Casa Famiglia di Santa Marta, a cui la Lazio ha regalato la festa con il capitano e le uova. Sotto la Lanterna ha scavalcato Boniperti nella classifica all time, fra quattro reti c'è Batistuta. Con una media di 0,62 centri a partita, in sei gare sarà una passeggiata. Nella classifica dei primi venti marcatori di ogni tempo del nostro campionato, ha fatto meglio (0,77) soltanto Gunnar Nordahl. Non a caso, lo svedese è anche l'unico ad aver vinto cinque volte il titolo di capocannoniere in A. Immobile, staccato Vlahovic di 2 timbri, va a caccia del poker, impresa mai riuscita a nessun'altra punta. Ciro si è imposto in tre stagioni diverse come Meazza, Boffi, Platini, Signori, Paolo Pulici, Pruzzo e Gigi Riva. Non tutti, ironia della sorte, hanno avuto lo stesso rendimento in Nazionale. Non è una novità.
Ancora tormenti azzurri
È ancora tormentato, Immobile, se dire addio o meno all'azzurro. Mancini sembra orientato a richiamarlo, Ciro ci rifletterà sino a giugno: «Ma non sono uno che si tira mai indietro...».
Acerbi-Rugani e Patric
Tutti quelli che non ce l'hanno e lo hanno perso, detestano Ciro. Sarà per questo che, alla Lazio, tutti se lo tengono stretto e lo venerano come un idolo. Pure Sarri gli ha costruito una squadra intorno, ha variato il suo credo: oltre al palleggio, ora sono contemplati contropiede e lancio lungo. Così anche oggi la Lazio vuole prendersi in anticipo il quinto posto. E la Roma dopodomani a Napoli può incorrere in un passo falso: in caso di vittoria biancoceleste e un pareggio giallorosso ci sarebbe l'aggancio a 58 punti, col ko di Mourinho addirittura il controsorpasso. E allora guai a non trovare i 3 punti stasera contro il Toro. Non ci si sarà Pedro (ricaduta al polpaccio, in preallarme il baby Crespi), Immobile sarà affiancato da Zaccagni e Felipe Anderson. Centrocampo big con Milinkovic, Leiva e Luis Alberto. Lazzari e Marusic sulle fasce, Patric-Luiz Felipe e Acerbi (rumors su uno scambio con Rugani) si contendono due posti dietro. Anche se tutti e tre a fine stagione potrebbero dire addio: ieri pomeriggio incontro fra il manager Raiola e Lotito a Formello per il rinnovo dello spagnolo e per trovare l'intesa su Romagnoli, sul quale è in pressing anche Immobile da tempo. Deve accettare un ingaggio sotto i 3 milioni, il difensore svincolato dal Milan, avversario del prossimo posticipo (ore 20.45) del 24 marzo: i tifosi protestano per i prezzi di nuovo altissimi (a 40 euro la Curva Nord), ma stasera si presenteranno in 21mila all'Olimpico.
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