Immobile, contro il Torino un altro record per l'Europa: può diventare il bomber più prolifico in attività superando Quagliarella

Già domenica scorsa è tornato da Marassi con la palla in dono per il figlioletto Mattia. Una tripletta che lo proietta a 179 gol in Serie A, a -1 da Quagliarella

Immobile, contro il Torino un altro record per l'Europa: può diventare il bomber più prolifico in attività
di Alberto Abbate
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Sabato 16 Aprile 2022, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 11:11

Un altro Ciro per la storia e per l'Europa. Scordatevi dell'ultimo Immobile di casa, ancora teso col Sassuolo perché provato dall'Italia. Già domenica scorsa è tornato da Marassi con la palla in dono per il figlioletto Mattia. Una tripletta che lo proietta a 179 gol in Serie A, a -1 da Quagliarella. Un altro ancora stasera e sarà il centravanti più prolifico in attività: «Spero di festeggiare la Pasqua in anticipo con un gol e una vittoria», ha assicurato infatti ieri all'Olimpico ai bambini della So.Spe. di Suor Paola e della Casa Famiglia di Santa Marta, a cui la Lazio ha regalato la festa con il capitano e le uova. Sotto la Lanterna ha scavalcato Boniperti nella classifica all time, fra quattro reti c'è Batistuta. Con una media di 0,62 centri a partita, in sei gare sarà una passeggiata. Nella classifica dei primi venti marcatori di ogni tempo del nostro campionato, ha fatto meglio (0,77) soltanto Gunnar Nordahl. Non a caso, lo svedese è anche l'unico ad aver vinto cinque volte il titolo di capocannoniere in A. Immobile, staccato Vlahovic di 2 timbri, va a caccia del poker, impresa mai riuscita a nessun'altra punta. Ciro si è imposto in tre stagioni diverse come Meazza, Boffi, Platini, Signori, Paolo Pulici, Pruzzo e Gigi Riva. Non tutti, ironia della sorte, hanno avuto lo stesso rendimento in Nazionale. Non è una novità.

Ancora tormenti azzurri 

È ancora tormentato, Immobile, se dire addio o meno all'azzurro. Mancini sembra orientato a richiamarlo, Ciro ci rifletterà sino a giugno: «Ma non sono uno che si tira mai indietro...».

Intanto, vuole presentarsi all'appuntamento, macinando altri record con lo stesso passo: 24 centri in 27 presenze, un gol ogni 98 minuti, tra Covid e un infortunio al polpaccio. Ottantuno reti totali all'Olimpico, l'ultima col Venezia dal dischetto. Così aveva fermato all'andata anche il Torino: «Un pareggio rubato», lo ha definito Juric, oggi squalificato (in panchina il vice Paro). Per la Lazio un centro benedetto, arrivato nel recupero per togliersi un altro dente avvelenato. All'ex Genoa, Immobile ha stampato il suo quindicesimo timbro. Non scorre buon sangue nemmeno col vecchio cuore granata, dopo il suo addio. In particolare, col presidente Cairo, con cui negli ultimi anni sono volate parole al vetriolo.

Lazio, dubbio Luiz Felipe-Patric per il Torino, Pedro non si allena. Intanto Lotito arriva a Formello

Acerbi-Rugani e Patric

Tutti quelli che non ce l'hanno e lo hanno perso, detestano Ciro. Sarà per questo che, alla Lazio, tutti se lo tengono stretto e lo venerano come un idolo. Pure Sarri gli ha costruito una squadra intorno, ha variato il suo credo: oltre al palleggio, ora sono contemplati contropiede e lancio lungo. Così anche oggi la Lazio vuole prendersi in anticipo il quinto posto. E la Roma dopodomani a Napoli può incorrere in un passo falso: in caso di vittoria biancoceleste e un pareggio giallorosso ci sarebbe l'aggancio a 58 punti, col ko di Mourinho addirittura il controsorpasso. E allora guai a non trovare i 3 punti stasera contro il Toro. Non ci si sarà Pedro (ricaduta al polpaccio, in preallarme il baby Crespi), Immobile sarà affiancato da Zaccagni e Felipe Anderson. Centrocampo big con Milinkovic, Leiva e Luis Alberto. Lazzari e Marusic sulle fasce, Patric-Luiz Felipe e Acerbi (rumors su uno scambio con Rugani) si contendono due posti dietro. Anche se tutti e tre a fine stagione potrebbero dire addio: ieri pomeriggio incontro fra il manager Raiola e Lotito a Formello per il rinnovo dello spagnolo e per trovare l'intesa su Romagnoli, sul quale è in pressing anche Immobile da tempo. Deve accettare un ingaggio sotto i 3 milioni, il difensore svincolato dal Milan, avversario del prossimo posticipo (ore 20.45) del 24 marzo: i tifosi protestano per i prezzi di nuovo altissimi (a 40 euro la Curva Nord), ma stasera si presenteranno in 21mila all'Olimpico.

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