Porta il trono sull’altra sponda, Ciro re di Roma. Supera Totti, a quota nove (in 59 gare) con l’Italia. Immobile non si ferma, raddoppia, anzi triplica. Sino a un...
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IL MORALE
A settembre, dopo 733 giorni, per Immobile è finito il digiuno. Da allora non smette di segnare più nemmeno in azzurro. Ha un’altra testa e una vena smisurata sotto porta. Adesso sono 19 i gol in 18 match (uno ogni 71’, oltre 6 assist) fra campionato, Coppe e Nazionale. Una media da extraterrestre, qualsiasi siano i colori e le circostanze. Ancora non può essere considerato un campione? Ieri a Formello è stato accolto da eroe, Ciro adesso non può riposare. Per fortuna ha saltato la prima sfida con la Nazionale, la stanchezza la supererà con questo morale. Ha promesso di voler vincere qualcosa nei prossimi mesi anche in biancoceleste. Coccoliamolo e ci farà vedere le stelle. Forse per questo, nonostante un contratto più volte rivisto, Lotito è pronto a ritoccargli pure l’ingaggio sino al 2025.
FORMELLO
Sta facendo la storia, Immobile. Lui e Acerbi stanno riportando in auge persino la Lazionale. Non era mai successo che due giocatori biancocelesti con l’Italia sbloccassero due sfide consecutive. Ieri Inzaghi li ha riabbracciati a Formello, da oggi (tornerà anche l’ultimo nazionale Vavro) farà partire le prove. Intanto riecco già in gruppo anche Luis Alberto e Radu in vista della prossima sfida col Sassuolo. Capitolo mercato, il fuori rosa Durmisi è pronto a dire addio: «La Lazio e il mio procuratore stanno trattato col Fenerbahce, ma ci sono anche offerte dalla Spagna per gennaio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero