Il pubblico di San Siro fischia il Milan, Montella ammette: «I giocatori non sono tranquilli»

Montella
«I ragazzi non sono tranquilli, ognuno vuole dimostrare di essere da Milan, sono un pò bloccati, soprattutto nella testa. Questo è il mio compito...

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«I ragazzi non sono tranquilli, ognuno vuole dimostrare di essere da Milan, sono un pò bloccati, soprattutto nella testa. Questo è il mio compito primario». Vincenzo Montella ammette che «manca la scintilla» ed «è un momento complesso» per la sua squadra, ma non appare turbato dalle parole del ds Massimiliano Mirabelli il quale, prima del pareggio con l'Aek Atene, aveva detto che «ognuno ha un suo tempo nella vita», aggiungendo che la squadra «non è scesa in campo nel primo tempo del derby ed è uscita dal campo dopo 70' con la Roma». «Con Fassone e Mirabelli ci siamo visti subito dopo la partita, nulla è cambiato. Io vado avanti con convinzione. Non vedo una differenza di vedute con Mirabelli. Probabilmente, più di me non è abituato a perdere: sto facendo fare da un mio amico farmacista una pillola per le sconfitte - ha scherzato Montella dopo la sfida di Europa League - Ma non sono d'accordo sul fatto che non siamo entrati in campo nel primo tempo contro l'Inter. E credo che sia un grosso pregio giocare 70' meglio della Roma, che l'anno scorso è arrivata 25 punti davanti a noi. La costruzione di una squadra passa attraverso tanti step. Sono convinto che ci arriveremo. La gran parte dei giocatori non ha mai indossato una maglia pesante come quella del Milan. Chiedo alla società e ai tifosi di stare vicino ai giocatori, che hanno qualità, ma hanno bisogno di una carezza in più. Alcuni giocatori cardine non sentono la fiducia necessaria per rischiare la giocata ed essere esuberanti. Dobbiamo farli esprimere in maniera più fluida». Montella ha quindi sottolineato che «manca la scintilla e noi stessi dobbiamo accendere il fiammifero. Comunque - ha concluso - abbiamo tirato 22 volte verso la porta».
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Il Messaggero