Grifone Gialloverde, l'Eccellenza se ne va: «Finale amaro e sfortunato»

Gian Luca Berruti, tecnico del Grifone Gialloverde
Al Grifone Gialloverde non è riuscito il miracolo salvezza. La squadra di Gian Luca Berruti dopo un solo anno saluta l’Eccellenza per via diretta senza passare dai...

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Al Grifone Gialloverde non è riuscito il miracolo salvezza. La squadra di Gian Luca Berruti dopo un solo anno saluta l’Eccellenza per via diretta senza passare dai quei play out che i gialloverdi stavano cercando con insistenza. L’amarezza è tanta per il tecnico Berruti per un finale di stagione in cui gli episodi sarebbero sicuramente potuti girare in maniera più favorevole. In effetti con un pari nell’ultima sfida di campionato contro l’Insieme Ausonia, il Grifone Gialloverde avrebbe giocato il play out contro la Cavese, ma il gol di Monaco di Monaco al 48’ del secondo tempo ha condannati i gialloverdi alla retrocessione. «Beffa clamorosa, lasciamo la categoria con 34 punti, i quali nell’altro girone ci avrebbero dato la salvezza – afferma Berruti -  L’amarezza è doppia perché contro l’Ausonia abbiamo subito il gol del 3-2 all’ultimo minuto, e con il pareggio ci saremmo giocati la salvezza attraverso il play out. Questo però ha certificato la nostra situazione: nelle ultime giornate abbiamo sempre disputato partite vere, e sapevamo che quest’ultima contro l’Ausonia, che non aveva più nulla da giocarsi, sarebbe stata dura. Purtroppo siamo stati sfortunati, perché eravamo riusciti a recuperare lo svantaggio e a pareggiarla, ma alla fine ci è andata male».  Sulla stessa linea d'onda rimane anche l'estremo difensore Davide Pensa: "L'amarezza è doppia perchè nei minuti finali dopo aver segnato il 2-2, ci siamo spinti all'attacco per cercare la vittoria, avendo saputo che le nostre avversarie sugli altri campi stavano vincendo. Purtroppo in contropiede abbiamo subito il 3-2 e abbiamo ricevuto l'amara sorpresa dei finali delle altre gare. Con un punto avremmo saremmo andati al play out, ma questo testimonia la nostra filosofia di giocare sempre per la vittoria e non abbiamo rimpianti perchè abbiamo dato tutto.


Sono comunque pochi i rimpianti per il mister Berruti, consapevole di aver fatto il massimo possibile insieme alla sua squadra. «Non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo iniziato il 12 agosto in ritardo perché eravamo stati ripescati. A detta di molti eravamo la squadra materasso del girone, già ad inizio stagione ci davano per retrocessi. I ragazzi hanno sempre dato il massimo, con il mio staff abbiamo lavorato al meglio anche nei giorni di festa per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo fatto ricredere tutti quanti. L’unico rammarico, forse, è che avendo una rosa giovane, ci è mancata un po' di esperienza in alcune gare. Abbiamo fatto pochi pareggi e molte partite le abbiamo perso spesso all’ultimo. Probabilmente una squadra più abituata ad affrontare questo tipo di situazioni, avrebbe ottenuto qualcosa di più. Ma non possiamo lamentarci, perché abbiamo espresso il nostro calcio, con palla a terra e qualità, ottenendo i complimenti da molti dei nostri avversari».


Nonostante l’amarezza che può portare una retrocessione, Berruti può guardare al futuro con pieno ottimismo. «Si ripartirà dal Grifone Gialloverde, promuovendo i valori di integrazione, condivisione e legalità su cui fondiamo il nostro progetto “Un altro calcio è possibile”, aldilà di ogni categoria. Continueremo con la stessa positività che ci contraddistingue, poi vedremo se ripartiremo dalla Promozione o avremo la possibilità di ripescaggio in Eccellenza. Al momento poco importa, andremo avanti per la nostra strada con questi ragazzi e puntando sui giovani. Posso sentirmi comunque soddisfatto perché mi sono già arrivate tante chiamate dai presidenti di altre squadre del nostro girone, che hanno espresso il proprio dispiacere per la nostra retrocessione. È un segnale molto importante, significa che siamo riusciti a trasmettere il nostro messaggio su tutti i campi di Eccellenza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero