Sono comunque pochi i rimpianti per il mister Berruti, consapevole di aver fatto il massimo possibile insieme alla sua squadra. «Non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo iniziato il 12 agosto in ritardo perché eravamo stati ripescati. A detta di molti eravamo la squadra materasso del girone, già ad inizio stagione ci davano per retrocessi. I ragazzi hanno sempre dato il massimo, con il mio staff abbiamo lavorato al meglio anche nei giorni di festa per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo fatto ricredere tutti quanti. L’unico rammarico, forse, è che avendo una rosa giovane, ci è mancata un po' di esperienza in alcune gare. Abbiamo fatto pochi pareggi e molte partite le abbiamo perso spesso all’ultimo. Probabilmente una squadra più abituata ad affrontare questo tipo di situazioni, avrebbe ottenuto qualcosa di più. Ma non possiamo lamentarci, perché abbiamo espresso il nostro calcio, con palla a terra e qualità, ottenendo i complimenti da molti dei nostri avversari».
Nonostante l’amarezza che può portare una retrocessione, Berruti può guardare al futuro con pieno ottimismo. «Si ripartirà dal Grifone Gialloverde, promuovendo i valori di integrazione, condivisione e legalità su cui fondiamo il nostro progetto “Un altro calcio è possibile”, aldilà di ogni categoria. Continueremo con la stessa positività che ci contraddistingue, poi vedremo se ripartiremo dalla Promozione o avremo la possibilità di ripescaggio in Eccellenza. Al momento poco importa, andremo avanti per la nostra strada con questi ragazzi e puntando sui giovani. Posso sentirmi comunque soddisfatto perché mi sono già arrivate tante chiamate dai presidenti di altre squadre del nostro girone, che hanno espresso il proprio dispiacere per la nostra retrocessione. È un segnale molto importante, significa che siamo riusciti a trasmettere il nostro messaggio su tutti i campi di Eccellenza».
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