Passera tra presente e futuro: «Ad Anzio stagione top, ora il nazionale»

Igor Passera
Se un anno fa gli avessero detto che sarebbe tornato a giocare e a portare con le sue parate l’Anziolavinio in C1, non ci avrebbe mai creduto. Eppure è esattamente...

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Se un anno fa gli avessero detto che sarebbe tornato a giocare e a portare con le sue parate l’Anziolavinio in C1, non ci avrebbe mai creduto. Eppure è esattamente quel che è successo a Igor Passera, estremo difensore in forza alla compagine neroniana che ha appena conquistato il massimo campionato regionale nei playoff di C2. «Con l’Anziolavinio una stagione davvero unica. Il mio sogno? Tornare nel Nazionale», riassume Passera.


DI NUOVO IN GIOCO - Per ben due stagioni il portiere colleferino è stato costretto ad appendere i “guanti” al chiodo, ma la voglia di futsal non se n’è mai andata. «Nonostante l’inattività dal calcio a 5 giocato, questo mondo mi ha concesso altre occasioni – racconta -. Ad esempio ho avuto la possibilità di affrontare e vincere come preparatore dei portieri un Torneo delle Regioni con la nostra Rappresentativa». Ma poi il richiamo del campo, unito a “sollecitazioni esterne” provenienti da Anzio, ha avuto la meglio. «Nell'ultima estate vedevo ormai lontana la possibilità di rimettermi in gioco, invece l'insistenza di Mister De Angelis mi ha spinto a farlo. Il tempo di un allenamento e la voglia è tornata come se il tempo non fosse mai passato».

SOPRA LE ASPETTATIVE - Tornare a giocare poteva essere già di per sé una vittoria personale. Ma il destino aveva in serbo molto e molto altro ancora per Passera e l’Atletico Anziolavinio. «Ricordo ancora la prima telefonata del mister: “mi vieni a dare una mano per salvarci?”. Dopo il primo allenamento, però, era evidente che la squadra avrebbe potuto fare molto di più. Avevamo giocatori pronti sia per la categoria che per seguire le indicazioni del mister. Siamo passati dall’essere una squadra valida, ad una che conclude il campionato con 20 risultati utili, 19 vittorie ed un pareggio in casa della vincitrice del girone, con rigore sbagliato all'ultimo minuto. Tutto ciò è stato merito del grande lavoro di De Angelis e del grande sacrificio di tutti noi giocatori».

VITTORIA – La stagione, poi, si è conclusa con il migliore degli epiloghi. La vittoria nei playoff, con la conseguente salita in C1, è stata il giusto premio per un’annata di duro lavoro. «Dopo il successo con lo United Aprilia per 7-1 e quello con il Terracina pensavamo addirittura di poter vincere il campionato. Purtroppo, però, il Real Stella si è comportata da macchina perfetta e ha vinto meritatamente il girone. Dunque abbiamo puntato tutto sui playoff, nei quali siamo riusciti a prenderci la promozione. Qualsiasi vittoria del genere lascia sempre delle belle emozioni, ma vincere con un gruppo così affiatato l’ha resa unica».


FUTURO - Con un passato di vittorie, ma che profuma ancora di presente, è giunto il momento di interrogarsi sul futuro. «Sono sicuro che il nostro gruppo con 3-4 innesti di qualità potrà fare la sua figura anche in C1. Il mio obiettivo è quello di affrontare un campionato per vincerlo. Ho giocato gran parte della mia carriera in Serie B e sinceramente sono quelle le emozioni e le sensazioni che vorrei tornare a provare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero