Ibi16, Bouchard: al Foro Italico due magie per essere una regina

Ibi16, Bouchard: al Foro Italico due magie per essere una regina
ROMA Da bella ragazza prodigio a bluff in stile Kournikova il passo è breve. “Genie” Bouchard ha rischiato fortemente di essere catalogata tra le reginette...

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ROMA Da bella ragazza prodigio a bluff in stile Kournikova il passo è breve. “Genie” Bouchard ha rischiato fortemente di essere catalogata tra le reginette inconsistenti del circuito Wta - e, intendiamoci, il pericolo ancora non è stato nemmeno lontanamente scongiurato - ma, se non altro, da Roma arrivano incoraggianti segnali di riscossa di una giocatrice tanto affascinante quanto irrequieta. Dopo un anno e mezzo in cui ha perso da chiunque e su ogni superficie, la canadese, al Foro Italico, ha compiuto due piccole magie - Genie in a bottle, il genio nella lampada - nel giro di 24 ore. Martedì ha superato Jelena Jankovic, n. 25 del mondo che agli Internazionali ha trionfato due volte. E ieri ha fatto ancora meglio, cancellando dal torneo la velleità di Angelique Kerber, n. 2 Wta con un trionfo agli Australian Open lontano nemmeno quattro mesi. L'ha spuntata vincendo in scioltezza il primo set, sbagliando qualcosa di troppo nel secondo e lottando nel terzo. Specie nei momenti chiave.

IN DISCESA
Non batteva una top ten dal 2014, Genie. Da quando era cominciata la sua ascesa. Un anno con le semifinali consecutive a Melbourne e Parigi migliorate con la finale a Wimbledon. La scalata si fermò al n. 5 del mondo. Perché dopo l'erba inglese della Bouchard si iniziò a parlare soprattutto per i selfie sui social. Numero 7 alla fine dell'anno magico e poi via via, sempre più giù, fino al 48 con cui ha chiuso il 2015. Nel frattempo è successo di tutto: dai ritiri poco chiari (agli Us Open lasciò strada alla Vinci per una misteriosa caduta negli spogliatoi) ai diversi cambi di coach.
RITROVATA
Al Foro Genie si è ritrovata, sia nei colpi – la volée con cui si procura il match point strappa l'applauso anche alla Kerber - che nella concentrazione. In conferenza si dice felice per la vittoria, scontenta per com'è arrivata. Troppe concessioni alla Kerber. Sarebbe un'analisi obiettiva se la testa calda del personaggio non facesse temere il delirio di onnipotenza. Ma la 20enne che prima della finale di Wimbledon disse “la stagione è partita bene, ma posso fare meglio” pare essere diventata una 22enne che ha finalmente messo da parte l'ansia di riconfermarsi. Stasera avrà il Centrale tutto per sé: contro la Strycova il tennis dovrà scoprire se ha ritrovato una delle sue possibili regine.

Gianluca Cordella
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Il Messaggero