Festa del calcio italiano, grazie ad una galleria di fuoriclasse, sfilati in rassegna sotto gli affreschi del Vasari, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Scenario...
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Vialli è apparso molto emozionato: “Mi chiedete se sono disponibile a fare il ct azzurro? Vi lascio il cellulare…”. Gianni Rivera ha premiato Mancini: “Sono orgoglioso di essere entrato nella ‘Hall of Fame’ da interista. Mi auguro che il nostro calcio torni quello degli anni Ottanta quando i più forti al mondo venivano da noi”. Corrado Ferlaino da buon napoletano ha fatto gli scongiuri in attesa delle prossime partite del Napoli, con Milan e Fiorentina, prima di parlare di primato…
Ronaldo ha tenuto in apnea il Salone dei Cinquecento: le sue parole sono state tutte per l’Italia. “Se sono diventato un grande calciatore lo devo anche al campionato italiano, la sfida più difficile che abbia mai vissuto: la serie A mi ha tirato fuori il meglio. Grazie all’Inter che mi ha regalato questa avventura. Avevo 9 anni, in Brasile mi svegliavo alle 9 di mattina per guardare le sfide in Italia”.
A tenere banco, però, è stato il caso Totti. Ronaldo è stato chiaro: “E’ dura smettere perché noi calciatori veniamo pagati per fare un mestiere che amiamo profondamente. Solo Francesco può decidere cosa fare. Di sicuro merita rispetto: rappresenta Roma ed è stato uno dei calciatori italiani più forti di sempre”.
Marco Tardelli ha svelato un retroscena: “A gennaio avevo parlato con Francesco e gli avevo consigliato di smettere, diventando il Bobby Charlton del calcio italiano”. Gianni Rivera è stato lapidario: “Totti smetta da solo e non se lo faccia imporre da nessuno”. Giancarlo Antognoni, che ha premiato Tardelli, ha escluso paragoni: “Io con Agroppi in panchina, quando ci furono problemi, avevo 31 anni, venivo da un infortunio, stavo bene e volevo giocare… Mi dispiace tanto per Francesco, ma lui deve fare a questo punto un esame di coscienza”. Damiano Tommasi telegrafico: “La Roma è Totti, Francesco ha chiesto solo rispetto”.
Infine Gigi Simoni, ex tecnico anche dell’Inter: “Spalletti e Totti hanno i loro diritti. Ma Francesco rappresenta davvero tanto e naturalmente merita più riguardo”.
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Il Messaggero