Gravina: «azzurre splendide, si valuti la norma sul professionismo»

Gravina: «azzurre splendide, si valuti la norma sul professionismo»
«È ora di riconoscere il professionismo alle ragazze del calcio che giustamente lo rivendicano.» Così dal Mondiale donne in Francia, il n.1 Figc Gravina...

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«È ora di riconoscere il professionismo alle ragazze del calcio che giustamente lo rivendicano.» Così dal Mondiale donne in Francia, il n.1 Figc Gravina rilancia l'idea del riconoscimento dello status prof alle calciatrici, ma con una legge per evitare i fallimenti del calcio prof maschile. «In tempi non sospetti, abbiamo suggerito una proposta che consentirebbe ai club femminili, così come per il primo livello del professionismo maschile, di attutire l'impatto dei costi del professionismo, beneficiando di un credito d'imposta da reinvestire».


«Al di là del risultato finale nella Coppa del Mondo, che ovviamente ci auguriamo sia il migliore di sempre - ha detto Gravina - l'apprezzamento e il consenso trasversali che le ragazze Mondiali si sono sapute meritare andrebbe adesso accompagnato da un progetto che individui l'equilibrio tra un nuovo status lavorativo, che tutto il movimento femminile giustamente rivendica, e le note criticità economiche che stanno già condizionando negativamente il sistema professionistico di base». «In tempi non sospetti - prosegue Gravina - abbiamo suggerito una proposta che consentirebbe alle società di calcio femminile, così come per il primo livello del professionismo maschile, di attutire l'impatto dei costi del professionismo, beneficiando di un credito d'imposta da reinvestire nel settore giovanile e nelle infrastrutture. Solo così, infatti, si creerebbero le giuste condizioni per riconoscere alle calciatrici tutti i vantaggi del professionismo senza arrestare lo sviluppo di questa splendida disciplina, liberando risorse importanti per stabilizzare la crescita che è sotto gli occhi di tutti. Il calcio femminile ha conquistato il cuore degli italiani e si è meritato questo provvedimento, per le ragazze che lo praticano ad alti livelli e per l'intero movimento che è in forte espansione», conclude il n.1 federale. 
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Il Messaggero