OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Li vedete quei due? Sono i ragazzi terribili del golf italiano e da oggi saranno di scena al 78° Open d’Italia al Marco Simone, il percorso della Ryder Cup 2023 che proprio ieri è stato inaugurato ufficialmente. Sono giovani (24 anni), agguerriti e capaci di tutto. Hanno talento da vendere e una passione irrefrenabile per lo sport che praticano da quando erano bambini. Il primo, Guido Migliozzi, vicentino, è l’italiano dal ranking migliore, 69° nel mondo. La sua è una scalata impressionante. Al primo anno sul Tour, nel 2019, ha subito portato a casa una vittoria in Kenya, concedendo il bis poco dopo in Belgio. Niente male per una recluta. Per capire bene il tipo, però, bisogna tornare indietro di qualche mese in questo 2021. Tanti buoni risultati e soprattutto due secondi posti che gli hanno garantito un posto allo Us Open, il major per definizione (e realtà) più ostico dei quattro. Emozione, tremore dei polsi? Neanche per sogno. Anzi: il clamoroso quarto posto e l’atteggiamento tenuto sul campo, esaltato dalle inquadrature televisive, hanno conquistato gli americani. Per loro è già un beniamino e il suo nome è di sicuro su molti taccuini per un futuro sul Pga Tour. Guido, come si dice, buca lo schermo e non è certo un caso se per manager (e per amico) abbia Niall Horan, cantante degli One Direction. Nel frattempo, però, c’è un’altra missione da portare a termine: la Ryder Cup di settembre negli Usa. Attualmente è decimo nell’ordine di merito europeo. Serve un’altra impresa per entrare tra i convocati di diritto e non c’è tempo da perdere: va portata a termine sul campo, a cominciare da oggi e per tutti i quattro giorni dell’Open, prima dell’ultima gara utile, la prossima settimana nel tempio sacro di Wentworth. «Giocare la Ryder è il sogno di ogni giocatore – dice -. A inizio stagione mi sembrava un traguardo lontanissimo. Invece ora che è diventato possibile, voglio raggiungerlo a tutti i costi». Non devesse farcela, c’è sempre la wild card. E potete giurarci che il suo nome compare tra i primi della lista di capitan Harrington.
IN CASA
L’altro ragazzo da tenere d’occhio è Renato Paratore, romanissimo e romanista.
Il Messaggero