Golf, al via gli Open al Marco Simone: Paratore sfida Migliozzi

Renato Paratore
di Stefano Cazzetta
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Giovedì 2 Settembre 2021, 07:30

Li vedete quei due? Sono i ragazzi terribili del golf italiano e da oggi saranno di scena al 78° Open d’Italia al Marco Simone, il percorso della Ryder Cup 2023 che proprio ieri è stato inaugurato ufficialmente. Sono giovani (24 anni), agguerriti e capaci di tutto. Hanno talento da vendere e una passione irrefrenabile per lo sport che praticano da quando erano bambini. Il primo, Guido Migliozzi, vicentino, è l’italiano dal ranking migliore, 69° nel mondo. La sua è una scalata impressionante. Al primo anno sul Tour, nel 2019, ha subito portato a casa una vittoria in Kenya, concedendo il bis poco dopo in Belgio. Niente male per una recluta. Per capire bene il tipo, però, bisogna tornare indietro di qualche mese in questo 2021. Tanti buoni risultati e soprattutto due secondi posti che gli hanno garantito un posto allo Us Open, il major per definizione (e realtà) più ostico dei quattro. Emozione, tremore dei polsi? Neanche per sogno. Anzi: il clamoroso quarto posto e l’atteggiamento tenuto sul campo, esaltato dalle inquadrature televisive, hanno conquistato gli americani. Per loro è già un beniamino e il suo nome è di sicuro su molti taccuini per un futuro sul Pga Tour. Guido, come si dice, buca lo schermo e non è certo un caso se per manager (e per amico) abbia Niall Horan, cantante degli One Direction. Nel frattempo, però, c’è un’altra missione da portare a termine: la Ryder Cup di settembre negli Usa. Attualmente è decimo nell’ordine di merito europeo. Serve un’altra impresa per entrare tra i convocati di diritto e non c’è tempo da perdere: va portata a termine sul campo, a cominciare da oggi e per tutti i quattro giorni dell’Open, prima dell’ultima gara utile, la prossima settimana nel tempio sacro di Wentworth. «Giocare la Ryder è il sogno di ogni giocatore – dice -. A inizio stagione mi sembrava un traguardo lontanissimo. Invece ora che è diventato possibile, voglio raggiungerlo a tutti i costi». Non devesse farcela, c’è sempre la wild card. E potete giurarci che il suo nome compare tra i primi della lista di capitan Harrington. 
IN CASA
L’altro ragazzo da tenere d’occhio è Renato Paratore, romanissimo e romanista.

Al Marco Simone, giocherà in casa. Anche lui vanta due vittorie sul Tour europeo. Dunque, sa già come si fa. Rispetto a Migliozzi ha un atteggiamento più disincantato sul campo. Ma guai a farsi trarre in inganno. Di grinta ne ha da vendere. A volte pecca in continuità, ma quando è in giornata lo spettacolo è assicurato perché nel gioco corto può vantare un repertorio da maestro. «Penso anche io alla Ryder Cup – dice -, ma per ora sono concentrato sul presente». Domenica scorsa era partito in testa nell’ultimo giro a Crans Montana, ma la vittoria gli è sfuggita. «Peccato - dice -, l’avvio era stato incoraggiante, ma ho pagato dazio in quattro buche. I green di Crans sono molto piccoli, se sbagli il colpo sono guai. Il gioco però c’è e questo mi dà fiducia». Migliozzi e Paratore sono anche amici, amici veri. Vivono nello stesso palazzo di Dubai, si frequentano anche lontano dai campi con le rispettive fidanzate e condividono gli stessi sogni. Insieme hanno rappresentato l’Italia all’Olimpiade di Tokyo. Migliozzi scenderà in campo alle 8.30 (buca 10) insieme con due campioni come Hanrik Stenson e Bernd Wiesberger, Paratore alle 13.10 (dalla 1) con Andy Sullivan e Justin Harding. Per i fan di Francesco Molinari, invece, l’appuntamento e alle 13.30 sul tee della 1. Con lui Tommy Fleetwood e Rasmus Hojgaard, vincitore domenica scorsa. L’ingresso è gratuito. 

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