Tiger Woods rinvia il rientro: «Il mio livello di gioco non è all'altezza»

Tiger Woods
Tiger Woods rimanda il suo rientro al golf agonistico a data da destinarsi. Il 41enne statunitense ha infatti annunciato, sul suo sito web, il ritiro al Safeway Open in programma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tiger Woods rimanda il suo rientro al golf agonistico a data da destinarsi. Il 41enne statunitense ha infatti annunciato, sul suo sito web, il ritiro al Safeway Open in programma da giovedì prossimo e al Turkish Airlines Open al via dal 3 novembre. «Dopo averci pensato a lungo e dopo un'onesta riflessione, mi sono reso conto di non essere ancora pronto per giocare un torneo del Pga Tour e poi andare in Turchia - spiega Woods -. La mia salute è buona, mi sento in forma, ma il livello del mio gioco è vulnerabile e non all'altezza per certe sfide sportive».


«Quando avevo annunciato il mio rientro al Safeway, avevo la ferma intenzione di giocare, la convinzione di poterlo fare - spiega l'ex numero uno del mondo - . Ho speso una settimana con il Team Usa alla Ryder Cup, un onore e un'esperienza che mi ha ispirato facendo salire ancora di più la voglia di tornare a giocare. Mi sono allenato qualche giorno in California, ma dopo molte ore sul green, ho capito di non essere competitivo come vorrei contro i migliori golfisti del mondo».

«Ora continuerò a lavorare duramente, mi occuperò degli eventi della mia Fondazione, la Hero World Challenge, ad Albany. Vorrei chiedere scusa per la mia rinuncia a Safeway, ai miei tifosi in California e in Turchia, che quelli che hanno sperato di potermi seguire in tv. Questo non è quel che avrei voluto accadesse, ma continuerò a sudare per tornare in grado di competere coi migliori del mondo. Mi manca poco, e non mi fermerò finché non sarò pronto», conclude Woods.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero