«Quando avevo annunciato il mio rientro al Safeway, avevo la ferma intenzione di giocare, la convinzione di poterlo fare - spiega l'ex numero uno del mondo - . Ho speso una settimana con il Team Usa alla Ryder Cup, un onore e un'esperienza che mi ha ispirato facendo salire ancora di più la voglia di tornare a giocare. Mi sono allenato qualche giorno in California, ma dopo molte ore sul green, ho capito di non essere competitivo come vorrei contro i migliori golfisti del mondo».
«Ora continuerò a lavorare duramente, mi occuperò degli eventi della mia Fondazione, la Hero World Challenge, ad Albany. Vorrei chiedere scusa per la mia rinuncia a Safeway, ai miei tifosi in California e in Turchia, che quelli che hanno sperato di potermi seguire in tv. Questo non è quel che avrei voluto accadesse, ma continuerò a sudare per tornare in grado di competere coi migliori del mondo. Mi manca poco, e non mi fermerò finché non sarò pronto», conclude Woods.
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