Dzeko ha recuperato, contro il Genoa guiderà l'attacco giallorosso. Per Schick sirene tedesche

Edin Dzeko
I dubbi sono fugati. Dzeko c’è, ieri si è allenato in gruppo e al netto della consueta pretattica di Ranieri in conferenza stampa, domani sarà...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I dubbi sono fugati. Dzeko c’è, ieri si è allenato in gruppo e al netto della consueta pretattica di Ranieri in conferenza stampa, domani sarà regolarmente in campo. Toccherà al bosniaco guidare la Roma nella rincorsa al quarto posto, posizione che in campionato ancora non ha mai occupato. Incoronato nelle ultime ore da Skriniar ai microfoni di Dazn («È stato l’avversario più difficile da marcare in questa stagione. Fisicamente è fortissimo e ci ha messo in seria difficoltà a San Siro»), Edin vuole tornare al gol. Quest’anno in trasferta ha segnato 7 volte. L’ultima a Frosinone: una doppietta al fotofinish per tre punti fondamentali. Come quelli da ottenere a Marassi. L’aggancio alla Champions passa per le ultime 4 gare ma le prossime due (con Genoa e Juventus) saranno decisive. E se il pensiero di Manolas («Dobbiamo vincerle tutte») rispecchia fedelmente quello dello spogliatoio, Ranieri - in previsione del rush finale - lancia al gruppo una sorta di avviso ai naviganti: «Mancano quattro partite alla fine, tutte difficili e particolari. In questo momento quello che più è importante è la Roma e non l’ego dei singoli giocatori, quindi chi non gioca titolare non si deve sentire declassato o messo da parte. Faccio appello alla loro intelligenza. Ripeto, l’importante è riuscire ad arrivare in Champions, non altro». È un monito singolare. Quasi che il tecnico avesse avvertito in anticipo che le scelte che effettuerà a breve potrebbero scontentare qualcuno. 


PATRIK VERSO LA BUNDESLIGA

Il pensiero corre subito a Pastore, decisivo con i ritmi soporiferi di sabato scorso contro il Cagliari, ma che a Genova dovrebbe partire dalla panchina, lasciando il posto di trequartista a Lorenzo Pellegrini. Nuovo stop invece per Perotti: l’argentino ha avvertito un problema al bicipite femorale destro. Con il rientro di Cristante al fianco di Nzonzi in mediana, anche Zaniolo (in ballottaggio con Under) prenota un posto nell’undici di partenza. Il rapporto tra il tecnico e il talento di Massa non è decollato ma ieri Ranieri ne ha tessuto le lodi: «ll ragazzo è pronto, è un generoso, ma non è che al primo anno possa avere sempre quella facilità di corsa. Tuttavia la sua forza interiore e il suo fisico lo aiutano molto. E’ sempre pronto e disponibile». Ancora una partenza in panchina per Schick. Nelle ultime settimane, almeno tre club della Bundesliga hanno chiesto informazioni sul ceco: si tratta del Lipsia, del Borussia Dortmund e del Bayer Leverkusen: «Per me rimane molto forte - rilancia l’allenatore - Io scommetto su questo ragazzo». La Roma, dopo averlo atteso per due anni, ora un po’ meno. In estate Patrik è destinato a cambiare aria, al netto delle dichiarazioni dell’agente che lo vorrebbe ancora nella Capitale. Futuro che Ranieri stavolta dribbla: «Sono qui per aiutare la squadra con l’aiuto dei tifosi. Cerco di fare il massimo di quello che mi è stato chiesto. Il resto non è compito mio». E soprattutto non è ancora tempo per parlarne. Soltanto infatti nel caso Conte (e in seconda battuta Sarri) non dovessero arrivare, Ranieri potrebbe tornare in gioco. Magari portando in dote il quarto posto, facendo digerire così la delusione di un eventuale finale low profile, con lo sbarco a Trigoria del Giampaolo di turno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero