Vettel e Raikkonen hanno cercato di mostrare sicurezza e ottimismo, ma per la Ferrari sta per iniziare un'altra stagione difficile. Rispetto a 12 mesi fa la Scuderia ha un...
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RIVEDERE IL REGOLAMENTO
È infatti noto che il Cavallino ha chiesto più volte (aveva iniziato Montezemolo già in primavera) e in diverse sedi la possibilità di rivedere un regolamento che invece sarebbe dovuto durare a lungo per garantire stabilità e contenere i costi. Con questa speranza nel cuore non è facile progettare poiché si rischia di procedere in più direzioni senza sapere quale sarà quella finale. Per recuperare l'enorme ritardo rispetto alle Frecce d'Argento il Cavallino avrebbe voluto cambiare più componenti di quelle previste e, soprattutto, avere alcune possibilità di sviluppo anche durante la stagione e non il “congelamento” completo come è stato lo scorso anno. Per arrivare a una svolta del genere serve il consenso degli avversari e l'opera di convincimento era stata portata avanti da Mattiacci senza raggiungere il risultato (questo potrebbe essere uno dei motivi dell'allontanamento).
Ora con il team principal di Stoccarda Toto Wolff ci riproverà Arrivabene, ma è veramente difficile progettare l'arma della rivincita in un'atmosfera di incertezza così forte. Marchionne, intanto, tesse la sua tela e i suoi interlocutori abituali non sono certo i team principal, ma Zetsche e Ghosn, rispettivamente numero uno di Daimler e Renault. Nessuno vuole concedere vantaggi ai rivali, ma a certi livelli mantenere buoni rapporti è un asset fondamentale e qualche apertura potrebbe arrivare. Lunedì Marchionne e Arrivabene ospitano i giornalisti a Maranello, un passaggio importante per capire a che punto siamo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero