Lunedì va consegnata la lista Uefa, con 25 nomi da presentare in previsione del Final Tournement in programma in Germania dal 5 al 21 agosto (i giallorossi debuttano il 6 a...
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PATTO CON CHRIS
L’assenza che in ottica europea rischia di fare la differenza è quella di Smalling. Roma e Manchester United non hanno trovato l’intesa, fermi sulle rispettive posizioni (20 richiesta, 14 offerta). Anche estendere il prestito al match col Siviglia (se la Roma si qualifica rientrerà in Italia) avrebbe un costo che la dirigenza ritiene eccessivo. E così per la prossima stagione a Trigoria stanno cercando di cautelarsi riallacciando i rapporti con Vertonghen, agevolati anche dal Decreto liquidità che permette di tassare soltanto il 30 per cento dello stipendio lordo. Al momento però Baldini (il suo contratto è scaduto a giugno, ma lavora lo stesso in sintonia con il presidente e Fienga) non affonda il colpo. L’impressione è che pur non avendolo a disposizione per la competizione continentale, la Roma punta sul fatto che il calciatore possa rifiutare le proposte che gli arriveranno, pur di accettare last-minute quella giallorossa (e in tal senso ha chiesto al ragazzo di non rientrare in Inghilterra ma di rimanere nella Capitale). Strategia rischiosa per due motivi: 1) su Vertonghen ci sono l’Atletico Madrid e il Wolverhampton 2) Smalling ha già dimostrato di essere poco incline a questo tipo di braccio di ferro. Ieri visita di Raiola a Vinovo, accompagnato da de Ligt, per salutare Mkhitaryan e Kluivert.
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Il Messaggero