Rigoristi vice Totti, una questione di tiratori scelti...da Garcia per evitare discussioni

Rigoristi vice Totti, una questione di tiratori scelti...da Garcia per evitare discussioni
Se c'è Totti, ok, il rigore lo tira lui, altrimenti parte la roulette, con i tiratori scelti da Garcia. Non esistono più casi Osvaldo, basti ricordare il famoso...

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Se c'è Totti, ok, il rigore lo tira lui, altrimenti parte la roulette, con i tiratori scelti da Garcia. Non esistono più casi Osvaldo, basti ricordare il famoso Sampdoria-Roma del 2013, quando Dani prese in mano il pallone, con il capitano in campo, e andò sul dischetto di sua iniziativa. Da quando c'è Garcia tutto questo non c'è più: se non c'è Totti, sceglie lui, e sempre prima della partita. E la decisione è soggetta a variazioni. Nell'elenco è entrato Alessandro Florenzi, rigorista da capitano della Primavera. Ma non è detto che spetterà a lui la prossima, sempre se dovesse mancare Totti. Quest'anno - oltre a Florenzi - è toccato due volte in campionato a Ljajic (oltre a quelli calciati dal capitano a Torino con la Juve e in casa con il Chievo), contro il Sassuolo (gol) e a Genova (errore) e una in Europa League (errore). Nelle due sfide di A non c'era Totti, mentre Pjanic sì sia con il Genoa sia con il Sassuolo. A Firenze, in Coppa, non c'è il capitano e Mire subentra a De Rossi, quindi presente pure qui. E Daniele, invece, entra in ballo in un solo caso: Roma-Empoli di Coppa Italia, dove mancavano Totti, Pjanic ma c'era Ljajic, che aveva sbagliato non da molto l'ultimo penalty, a Marassi. A Torino, invece, Florenzi è andato sul dischetto, viste le assenze di Totti, ma nonostante le presenze di Pjanic e De Rossi.




IL PASSATO

Nella precedente stagione, più o meno lo stesso andamento. Totti ha segnato dagli undici metri a San Siro con l'Inter e a Verona. Poi ci hanno pensato altri, senza mai sbagliare, a differenza di quest'anno. Addirittura Strootman ha dato il via alla serie di rigori “alternativi”: a Parma, la bastonata che ha sancito l'1-3, con Totti appena uscito, così come Ljajic, mentre era presente Pjanic. La domenica successiva situazione invertita: contro la Lazio va sul dischetto Adem, dopo che il capitano aveva lasciato il campo, ma Pjanic e Strootman no. Quindi è il turno di Pjanic stesso, nella sfida casalinga contro il Napoli. Dopo la punizione gol, il bosniaco va sul dischetto, con Totti out e Ljajic appena entrato per Gervinho, e segna il 2-0. Infine è ancora il turno di niovo di Strootman, che a San Siro contro il Milan tira un'altra bastonata e porta la Roma momentaneamente in vantaggio per 2-1. Quella sera l'olandese era senza Pjanic, ma c'era ancora Ljajic. Garcia quest'anno ha sostituito Strootman con De Rossi e Florenzi, lasciando Ljajic quasi sempre secondo rigorista, con Pjanic ancora a secco. Rudi, tra gli altri, tiene in considerazione pure Iturbe e Holebas.



IL DISCORSO ALLA SQUADRA


È ripreso il lavoro a Trigoria in vista del match con l'Atalanta. Differenziato e fisioterapia per Keita e Gervinho. Palestra per Florenzi e Pjanic (preoccupa la situazione del ginocchio in vista di domenica). Personalizzato per Strootman e Maicon. Garcia, come di consueto, si è trattenuto con la squadra. «Trasformiamo la rabbia in energia positiva», in sintesi il discorso fatto dal tecnico al gruppo. Servirà stavolta? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero