IL PASSATO
Nella precedente stagione, più o meno lo stesso andamento. Totti ha segnato dagli undici metri a San Siro con l'Inter e a Verona. Poi ci hanno pensato altri, senza mai sbagliare, a differenza di quest'anno. Addirittura Strootman ha dato il via alla serie di rigori “alternativi”: a Parma, la bastonata che ha sancito l'1-3, con Totti appena uscito, così come Ljajic, mentre era presente Pjanic. La domenica successiva situazione invertita: contro la Lazio va sul dischetto Adem, dopo che il capitano aveva lasciato il campo, ma Pjanic e Strootman no. Quindi è il turno di Pjanic stesso, nella sfida casalinga contro il Napoli. Dopo la punizione gol, il bosniaco va sul dischetto, con Totti out e Ljajic appena entrato per Gervinho, e segna il 2-0. Infine è ancora il turno di niovo di Strootman, che a San Siro contro il Milan tira un'altra bastonata e porta la Roma momentaneamente in vantaggio per 2-1. Quella sera l'olandese era senza Pjanic, ma c'era ancora Ljajic. Garcia quest'anno ha sostituito Strootman con De Rossi e Florenzi, lasciando Ljajic quasi sempre secondo rigorista, con Pjanic ancora a secco. Rudi, tra gli altri, tiene in considerazione pure Iturbe e Holebas.
IL DISCORSO ALLA SQUADRA
È ripreso il lavoro a Trigoria in vista del match con l'Atalanta. Differenziato e fisioterapia per Keita e Gervinho. Palestra per Florenzi e Pjanic (preoccupa la situazione del ginocchio in vista di domenica). Personalizzato per Strootman e Maicon. Garcia, come di consueto, si è trattenuto con la squadra. «Trasformiamo la rabbia in energia positiva», in sintesi il discorso fatto dal tecnico al gruppo. Servirà stavolta?