Strootman leone sul luogo del delitto: dopo l'infortunio, per lui ancora Fiorentina-Roma, ma da trascinatore

Strootman leone sul luogo del delitto: dopo l'infortunio, per lui ancora Fiorentina-Roma, ma da trascinatore
dal nostro inviato FIRENZE Qui, su questo campo, Strootman ha pensato che forse non avrebbe più giocato al calcio, quando il ginocchio malandato si era di nuovo impuntato,...

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dal nostro inviato
FIRENZE Qui, su questo campo, Strootman ha pensato che forse non avrebbe più giocato al calcio, quando il ginocchio malandato si era di nuovo impuntato, impallato, girato, ancora demotivato su un contrasto con Pasqual nell'andarsi a prendere un pallone banale. Di nuovo sotto i ferri dopo quel Fiorentina-Roma che stava sancendo con una certa continuità il suo rientro definitivo in campo. Era il 25 gennaio del 2015, l'incubo che stava per finire, quella notte stava invece per ricominciare.

 
Sono passati un anno e otto mesi e Kevin è tornato sul luogo del delitto con un altro piglio, con altra sicurezza e soprattutto con un altro ginocchio. Meglio, molto meglio. Ha combattuto, rincorso, trascinato la squadra: sicuro, combattivo, caratteriale fino all'ultimo, ma non è bastato, perché la Roma - nonostante forse la sua migliore prestazione in campionato - è caduta al Franchi proprio come quel suo ginocchio quasi due anni fa. Fran, così all'improvviso, proprio quando nessuno se l'aspettava per quello che si stava vedendo in campo. Un fran inatteso, poco colpevole. Quasi fortuito. Ma questa squadra, vuoi per motivi tecnici, vuoi per sfiga, cade e preoccupa. Duole ammettere che, fino a questo momento, tra le svariate delusioni accumulate in così poco tempo, ciò che piace a tutti è rivedere fermo su se stesso il vecchio Kevin, trascinatore di una Roma che non decolla. Lui c'è, per adesso ce lo facciamo bastare. Ma in assoluto è davvero poco. Kevin e una generale prestazione buona, ciò che resta in questa nottata grigia e viola. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero