«La Var entrerà nelle competizioni europee, non ci sono dubbi. Quanto ci vorrà? Dipende da quando si riterrà di avere un numero sufficiente di arbitri...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«»L'obbligatorietà per le squadre professionistiche dei settori giovanili femminili ci darà una grandissima nazionale». Ne è certo Michele Uva, direttore generale della Figc e vicepresidente Uefa, che oggi a Roma ha presentato il libro 'Campionesse - Storie vincenti del calcio femminile'. «Un tracciato di 11 storie - spiega Uva a margine della presentazione - che hanno rappresentato le pietre miliari dell'inizio del calcio femminile in 11 paesi e un'evoluzione sociale, culturale, e sportiva. I margini di crescita ci sono nelle donne, perché tra i 14 e i 25 anni c'è un 30% in meno di disputa di sport al femminile d questo dimostra che c'è un gap e che il cacio è un fattore che può chiudere questo gap».
Secondo Uva «negli ultimi anni c'è stata una crescita in Italia - specifica - accelerata da investimenti delle società di Serie A, B, Lega Pro che dobbiamo ringraziare, ma anche gli investimenti della federazione sulle nazionali che stanno dando i primi frutti: è il primo anno che siamo arrivati nelle nazionali giovanili Under 17 e 18 tra le prime otto d'Europa e non è facile«. »Indubbiamente in Italia c'è talento - conclude - non possiamo nasconderci, la promozione e le tessere stanno crescendo, per avere risultati ad altissimo livello come tutti i cicli bisognerà aspettare quei 6-8 anni per fare arrivare le ragazze di 13-14 anni di oggi all'età giusta. Nel frattempo, se dovesse arrivare il miracolo al mondiale di Francia, sarà di ulteriore spinta per la crescita«. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero