Dal nostro inviato ROTTERDAM - Il calcio va avanti. La violenza no. E' il risultato migliore che ci si potesse augurare. Perchè la Roma vince 2 a 1 al de Kuip e soprattutto...
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RAZZISMO E CATTIVERIA
Gervinho, prima di realizzare nella ripresa, la rete che porta la Roma agli ottavi, si ritrova addosso una banana gonfiabile. L'arbitro Turpin interviene e lo speaker dello stadio avverte gli ultrà olandesi. Ljajic dedicherà a loro la rete del vantaggio, dopo il primo assist della serata di Torosidis (e sono tre, contando anche quello dell'andata). Nella ripresa il rosso a Te Vrede per l'entrata cattiva su Manolas e la bottiglia addosso al guardalinee Cano. Stop di 15 minuti. Il delegato Uefa fa avvisare il pubblico: l'inglese è categorico, al prossimo lancio la sospensione sarà definitiva. Segna subito Manu: difettoso il rilancio di Manolas come la ricezione di Keita. Ma i giallorossi, sfruttando la superiorità numerica, vanno di nuovo a dama. Torosidis fa segnare l'altro esterno offensivo: Gervinho, 2 reti in 2 gare contro il Feyenoord esulta con i 2700 tifosi della Roma. Due graffi, il suo e quello di Ljajic, a Rotterdam che però non saranno mai come quelli fatti dagli hooligans alla Barcaccia di Piazza di Spagna. Anche se vendicarsi sul campo va benissimo.
LA CRONACA
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Il Messaggero