Ferrari e Valentino, il sogno mondiale accende l'entusiasmo dell'Italia dei mototi

Ferrari e Valentino, il sogno mondiale accende l'entusiasmo dell'Italia dei mototi
Una partenza bruciante. Sia a 2 che a 4 ruote la stagione motoristica è scattata alla grande, come meglio non si poteva sperare. L'inverno, in realtà, non era stato...

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Una partenza bruciante. Sia a 2 che a 4 ruote la stagione motoristica è scattata alla grande, come meglio non si poteva sperare. L'inverno, in realtà, non era stato esaltante. Alla presentazione dei nuovi bolidi e durante i primi test l'obiettivo della Ferrari era di raggiungere Williams e Red Bull e, se possibile, avvicinarsi un po' alle spaziali Mercedes.

Qualche speranza in più nella MotoGP dove un infinito Valentino già nel 2014 aveva fatto vedere di poter di nuovo lottare con i migliori: un romantico fenomeno innamorato della sua missione che si mette costantemente in gioco e non molla mai nemmeno di un centimetro. Anche i suoi tifosi più scalmanati, però, speravano che Rossi fosse riuscito a mettersi alle spalle l'incompiuto Pedrosa e addirittura il compagno di squadra Lorenzo, oltre che battere in qualche occasione il fenomenale Marquez.

Dopo qualche gara il panorama è cambiato decisamente in meglio. Le Rosse sono andate migliorando di gran premio in gran premio e Vale sta facendo perdere il sonno a Marc. La Ducati, soprattutto con Dovizioso, è inoltre uscita dal gruppo per puntare con costanza al podio e approfittare della prima occasione per vincere. Che sia davvero l'anno buono per far rombare di nuovo la tecnologia e il talento made in Italy riportando i Mondiali nella Penisola? Le chance ci sono ma, come sostiene sempre il team principal della Ferrari Arrivabene, è meglio restare con i piedi per terra e, analizzando lo scenario, non si può certo dire che siamo i favoriti. In realtà sulle due facce della luna c'è una certa differenza e nelle moto le ambizioni sono più giustificate.

Senza sbilanciarsi troppo non si fa fatica ad ammettere che Marc Marquez e la Honda restano i favoriti nei rispettivi Campionati. Troppo forte il giovane spagnolo già due volte iridato e troppo consistente ed equilibrata la RC213 per pensare che il binomio sia alle corde. Marquez ha una grandissima velocità, tanta determinazione, ma è anche uno che di solito sbaglia pochissimo nonostante quest'anno lo abbia fatto già due volte in tre gare, mentre Vale è salito sempre sul podio ed ha vinto in due occasioni (proprio quando il rivale ha sbagliato) accennando una piccola fuga: i punti di vantaggio sono già 30 sullo spagnolo, ma molti meno (appena 6) sul Dovi che ha centrato tre secondi posti.


Il Dottore, che ha centrato la vittoria numero 110 e sogna il 10° titolo, farà di tutto per sfruttare il momento magico e venderà dura la pelle. Cercherà di non sbagliare mai e di far sbagliare di nuovo il baby rivale che è cresciuto proprio nel mito di Rossi. In F1 la rincorsa è più difficile perché, almeno finora, l'accoppiata regina è sembrata imbattibile. Hamilton e la sua Mercedes, entrambi campioni del mondo, hanno fatto tutto perfetto (4 pole, 3 vittorie e un 2° posto) e non hanno fatto bottino pieno solo perché a Sepang il team ha sbagliato la strategia di gara azzeccata invece dalla Ferrari. In casa Mercedes sembrano ora delineate anche le gerarchie e non è facile pensare di battere Lewis che non fa errori, è velocissimo, rispetta le gomme e non strapazza la meccanica. Sebastian ha portato a Maranello entusiasmo e talentpdo ottenendo risultati super, ma a Sakhir è andato un po' in crisi subendo il ritmo incalzante del compagno di squadra che nel 2014 non era mai riuscito ad infastidire Alonso. Sia come sia, anche se non ancora favorita l'Italia dei motori è pronta a graffiare, a mettere pressione ad approfittare della minima occasione. Hamilton e Maquez dovranno fare i compiti perfetti per confermarsi Campioni.
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Il Messaggero