Un Gran Premio di Cina per festeggiare le mille gare della Formula 1 in cui la Ferrari punta a brindare per il primo successo targato 2019. Una vittoria sfuggita in Bahrain solo...
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Un campionato quello del 2007 vinto da Kimi Raikkonen che sfruttò anche il caos interno alla scuderia di Woking dovuto alla "guerra fredda" tra l'allora giovanissimo Hamilton e il più esperto spagnolo. Piloti Ferrari che oggi hanno assaggiato l'asfalto dello Shanghai International Circuit percorrendo a piedi i 5.451 metri del tracciato che ricorda la forma dell'ideogramma cinese «shang» che è alla base dell'etimologia del nome Shanghai. Vettel e Leclerc hanno incontrato i fan nella sessione autografi prima di parlare con i giornalisti nella hospitality della Scuderia Ferrari Mission Winnow. «Credo che questo sia un weekend importante e in molti mi hanno chiesto quale sia stata la gara che ricordo maggiormente da spettatore, prima di diventare pilota. Non ce n'è una sola: ricordo quella in cui Ayrton Senna vinse il Gran premio del Brasile (nel 1991). Ero un bambino e guardavo la Formula 1 con mio padre. Ricordo che fui colpito dal fatto che dopo la bandiera a scacchi il pilota era talmente affaticato che faceva fatica a reggersi in piedi. Le altre corse che ricordo bene sono quelle chiave della carriera di Michael Schumacher». Il quattro volte campione del mondo si è poi detto fiducioso in vista della gara facendo riferimento ai colori benaugurali tipici della Cina, che si possono ritrovare anche sulla sua SF90: «Credo che abbiamo una buona macchina, qui il rosso e il giallo portano fortuna: speriamo allora di vedere molto rosso e giallo domenica. È la terza gara in Cina e andiamo in condizioni diverse, vediamo cosa accadrà, mi aspetto che le Mercedes siano più vicine rispetto al Bahrain».
Quando davanti ai giornalisti si è seduto invece Leclerc, il pilota monegasco ha raccontato dell'atmosfera che c'è in squadra e dell'avvicinamento al Gran Premio: «Non abbiamo aspettative particolari per questa gara, attendiamo le prove libere e ne sapremo di più; dopo le qualifiche poi avremo le idee ancora più chiare. Quello che posso dire di sicuro - ha aggiunto Leclerc - è che il clima nel team qui in Cina è molto buono perché ci portiamo dietro quanto abbiamo fatto in Bahrain. Credo che dobbiamo continuare con l'energia positiva che ci sta accompagnando e che potremo avere un risultato simile a quello che stava maturando in Bahrain prima del problema. È anche importante aver capito quale è stato il guaio a Sakhir e avere la consapevolezza che non dovrebbe ripresentarsi più». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero