«Non esiste solo il calcio». Il grido di Federica Pellegrini è arrivato forte e chiaro. Tutto il sistema sportivo italiano rischia il collasso senza la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA CASSA INTEGRAZIONE
La Federnuoto ha stimato perdite per circa 7 milioni e proprio ieri, rivela Barelli «due importanti aziende hanno interrotto momentaneamente la sponsorizzazione». Perdite difficili da compensare per quelle federazioni per cui il contributo di Sport e Salute rappresenta solo una minima parte del bilancio «il problema ce l’hanno proprio quelle federazioni che hanno valorizzato la propria autonomia finanziaria». Il tennis ad esempio, non senza polemiche istituzionali, ha varato la cassa integrazione. E il nuoto? Anche Barelli sta pensando a qualcosa di simile «sbaglia chi dice che non si può fare. Venerdì si terrà il consiglio federale per valutare il da farsi». La sensazione è che le federazioni, prendendo iniziative personali, si stiano trasformando in “aziende”. «L’ultimo Governo ha confermato la volontà del precedente di continuare a valorizzare l’autonomia delle federazioni rispetto al Coni utilizzando come cinghia di trasmissione Sport e Salute. L’autonomia, promossa nell’ambito delle leggi e delle norme che disciplinano il mondo dello sport, determinerà sempre di più il conseguimento di risultati positivi in ogni ambito». Tradotto, il rapporto con il Coni è decisamente cambiato «le sentenze che si sono susseguite hanno dimostrato l’infondatezza delle accuse del Coni che, malgrado i risultati internazionali prodotti, non ci ha supportato, anzi». Anche con Sport e Salute bisognerà prendere nuovamente le misure dopo il cambio al timone e soprattutto dopo il passaggio da Giorgetti a Spadafora a Ministro dello Sport. A proposito del nuovo organo di nomina governativa, ieri è passata alla Camera la legge olimpica. C’è un passaggio che fa un po’ discutere, quello relativo ai soldi delle Atp Finals che non sono più soldi extra budget ma rientrano nei soldi delle federazioni. «Ritengo che Sport e Salute è giusto che si impegni per reperire, attraverso la propria indipendenza, ulteriori fondi da destinare all’organizzazione di eventi che portino lustro al Paese».
GRANDI EVENTI
Restando in tema grandi eventi il rinvio dei Giochi di Tokyo ha creato ulteriori danni. «Ritenevo il rinvio indispensabile. La federazione sta già lavorando su come supportare la preparazione degli atleti -sottolinea Barelli che poi avverte- mi aspetto, parimenti con chi ne abbia titolo, un importante supporto del Governo in special modo nella prossima stagione». Guardando al futuro ci sono gli Europei di Roma nel 2022: «Il progetto va avanti. Le garanzie finora ottenute dal Ministro Spadafora, dalla Sindaca Raggi e dal Presidente Zingaretti mi fanno ritenere che appena possibile saranno formalizzati programmi e finanziamenti già discussi e definiti prima della crisi. L’Europeo di Roma sarà un fondamentale appuntamento per il grande rilancio della Capitale e del Paese». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero