Federnuoto, Barelli: «Il Governo deve salvare le società. Cassa integrazione? Sbaglia chi dice che non si può fare»

Federnuoto, Barelli: «Il Governo deve salvare le società. cassa integrazione? Sbaglia chi dice che non si può fare»
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Giovedì 16 Aprile 2020, 09:30
«Non esiste solo il calcio». Il grido di Federica Pellegrini è arrivato forte e chiaro. Tutto il sistema sportivo italiano rischia il collasso senza la riapertura delle attività. «È evidente il dramma economico che stanno vivendo le associazioni e società sportive dilettantistiche, che gestiscono gli impianti e garantiscono l’attività motoria fino all’alto livello. L’emorragia economica che le investe è irrefrenabile senza il sostegno del Governo» ribadisce con forza il numero uno della Federnuoto, Paolo Barelli. E proprio della necessità di un intervento di Palazzo Chigi ne fa un cavallo di battaglia: «Senza società sportive non esisterebbe sport. È fondamentale che il Governo individui immediatamente le risorse indispensabili per mantenere in vita queste fondamentali, virtuose e benemerite organizzazioni». In tal senso ieri, attraverso un ordine del giorno firmato con Cosimo Sibilia, presidente della Lnd, il Parlamento ha impegnato il Governo a destinare ulteriori risorse alle associazioni e società sportive dilettantistiche nell’ambito della legge olimpica.

LA CASSA INTEGRAZIONE
La Federnuoto ha stimato perdite per circa 7 milioni e proprio ieri, rivela Barelli «due importanti aziende hanno interrotto momentaneamente la sponsorizzazione». Perdite difficili da compensare per quelle federazioni per cui il contributo di Sport e Salute rappresenta solo una minima parte del bilancio «il problema ce l’hanno proprio quelle federazioni che hanno valorizzato la propria autonomia finanziaria». Il tennis ad esempio, non senza polemiche istituzionali, ha varato la cassa integrazione. E il nuoto? Anche Barelli sta pensando a qualcosa di simile «sbaglia chi dice che non si può fare. Venerdì si terrà il consiglio federale per valutare il da farsi». La sensazione è che le federazioni, prendendo iniziative personali, si stiano trasformando in “aziende”. «L’ultimo Governo ha confermato la volontà del precedente di continuare a valorizzare l’autonomia delle federazioni rispetto al Coni utilizzando come cinghia di trasmissione Sport e Salute. L’autonomia, promossa nell’ambito delle leggi e delle norme che disciplinano il mondo dello sport, determinerà sempre di più il conseguimento di risultati positivi in ogni ambito». Tradotto, il rapporto con il Coni è decisamente cambiato «le sentenze che si sono susseguite hanno dimostrato l’infondatezza delle accuse del Coni che, malgrado i risultati internazionali prodotti, non ci ha supportato, anzi». Anche con Sport e Salute bisognerà prendere nuovamente le misure dopo il cambio al timone e soprattutto dopo il passaggio da Giorgetti a Spadafora a Ministro dello Sport. A proposito del nuovo organo di nomina governativa, ieri è passata alla Camera la legge olimpica. C’è un passaggio che fa un po’ discutere, quello relativo ai soldi delle Atp Finals che non sono più soldi extra budget ma rientrano nei soldi delle federazioni. «Ritengo che Sport e Salute è giusto che si impegni per reperire, attraverso la propria indipendenza, ulteriori fondi da destinare all’organizzazione di eventi che portino lustro al Paese».

GRANDI EVENTI
Restando in tema grandi eventi il rinvio dei Giochi di Tokyo ha creato ulteriori danni. «Ritenevo il rinvio indispensabile. La federazione sta già lavorando su come supportare la preparazione degli atleti -sottolinea Barelli che poi avverte- mi aspetto, parimenti con chi ne abbia titolo, un importante supporto del Governo in special modo nella prossima stagione». Guardando al futuro ci sono gli Europei di Roma nel 2022: «Il progetto va avanti. Le garanzie finora ottenute dal Ministro Spadafora, dalla Sindaca Raggi e dal Presidente Zingaretti mi fanno ritenere che appena possibile saranno formalizzati programmi e finanziamenti già discussi e definiti prima della crisi. L’Europeo di Roma sarà un fondamentale appuntamento per il grande rilancio della Capitale e del Paese».
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