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Emanuele Camilli, il cavaliere romano che vive in Germania e lì si allena, e che è stato il miglior azzurro dei quattro impegnati nel campionato europeo di salto ostacoli che si conclude domani a San Siro, ha rinunciato alla partecipazione con Odense alla finale individuale. Al 17esimo posto in classifica sui 25 ammessi all’ultimo round, Camilli e il tecnico federale Porro hanno deciso di risparmiare a Odense, che ha soltanto nove anni, un quarto impegno gravoso in cinque giorni.
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Il binomio sarà risparmiato per il prossimo impegno, l’ultimo valido per la qualificazione olimpica a Parigi 2024, che sarà la Nations Cup a Barcellona (28 settembre-1 ottobre). Qui il biglietto per le prossime Olimpiadi sarà difficilissimo visto che bisogna essere primi in classifica fra i non ancora qualificati di tutto il mondo e se le grandi d’Europa hanno già il pass sono in fila per la prenotazione, fra gli altri, gli Stati Uniti di Jessica Springsteen, la figlia del Boss, il Messico e il Brasile, tutte nazioni formidabili in campo ostacoli.
Quanto al campionato milanese anche per la giornata conclusiva è atteso un massiccio afflusso di pubblico: Milano sta entrando nel “mood” olimpico per il 2020. Favorito per il titolo individuale è lo svedese Jens Fredricson, che non ha commesso neppure un errore né è mai uscito dal tempo massimo in tutti i tre giorni di gara fin qui. Lo seguono con zero penaliyà ma quache punto negativo lo svizzero Steve Guerdat (0,43), l’irlandese Michael Duffy (2.18) e il francese Olivier Perreau (2,79) presente non in squadra ma individualmente. Entro la barriera da non buttare giù, che vale 4 punti di penalità, anche l’inglese Ben Maher (3.13).
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