Esposito, gol, lacrime e dedica speciale: «A mia madre, ricordo quei panini prima degli allenamenti»

l'abbraccio esposito e la mamma, foto da twitter
Sto raccogliendo i frutti del mio lavoro - dice Esposito - di quei panini mangiati prima degli allenamenti. Nella vita non bisogna mai mollare. Ma c'è ancora tanto da...

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Sto raccogliendo i frutti del mio lavoro - dice Esposito - di quei panini mangiati prima degli allenamenti. Nella vita non bisogna mai mollare. Ma c'è ancora tanto da lavorare». I sacrifici di una famiglia trapiantata da Castellamare di Stabia per seguire le ambizioni calcistiche dei figli. Sebastiano che svetta tra i compagni nelle giovanili dell'Inter, poi la chiamata in prima squadra, la rinuncia al Mondiale Under 17, il debutto in Champions, poi la serata magica da titolare contro il Genoa. «Deve restare con i piedi per terra», disse il padre qualche settimana fa. E lo farà seguendo insegnamenti e movimenti dei compagni più grandi e di giocatori del calibro di Romelu Lukaku, oggi un pò maestro, un pò fratello maggiore. Dopo che l'arbitro ha concesso il rigore, ha preso palla, l'ha messa sul dischetto, poi si è avvicinato ad Esposito e, abbracciandolo, gli ha dato la carica per scrivere un pezzo di storia nerazzurra. È la prova che nell'Inter non esistono individualismi, che vince il gruppo rispetto ai record personali e che Lukaku è il vero leader di questa squadra, faro dell'attacco e simbolo di questa nuova Inter pronta a lottare fino alla fine per il titolo.
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Il Messaggero