Quanto tempo perso. E’ questo l’amaro pensiero proprio nel giorno in cui l’Assemblea dovrà/dovrebbe eleggere il nuovo presidente della Federcalcio. La...
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Il calcio italiano quindi, invece di cogliere l’occasione, si è confermato incapace di ogni buon senso, ancorato a quegli interessi di parte che ne impediscono qualsiasi intesa o tentativo reale di riforma. Solo il cambio dello Statuto, che riequilibrerebbe pesi e forze, può salvare la Federazione e dunque il calcio italiano, da tempo bloccati e avvitati su se stessi. In questi due mesi il calcio ha attivato tutti i suoi anticorpi per evitare quel commissariamento più volte paventato dal presidente del Coni Malagò, ma che, visto il triste stato dell’arte, appare l’unica via percorribile. Per fortuna, si potrebbe dire, c’è almeno il calcio giocato. Peccato però che la bellezza del duello tra Napoli e Juventus, la lotta per un posto Champions con Lazio, Inter e Roma e gli sforzi per non retrocedere siano avvelenati dalle solite polemiche arbitrali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero