Domenica c’è la squadra alla quale ha segnato il suo primo gol indossando la maglia giallorossa; domenica c’è la squadra che poteva (o doveva)...
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La Juve ha scelto Morata, Dzeko costretto a restare a Roma
Roma, Fienga: «Friedkin lavora per un progetto stabile e per far crescere il club»
Serie A, quello iniziato è un campionato in maschera
Totti sibillino sul futuro: «Ormai sanno tutti cosa farò...»
DOVE ERAVAMO RIMASTI
Dzeko adesso ha un unico scopo: rimettersi sulla strada giusta, quella del gol. Dei sorrisi, dell’orgoglio di giocare nella Roma, squadra con cui ha costruito un rapporto lungo, una città nella quale sta facendo crescere la famiglia, dove specie la moglie, Amra, è felice di stare. Lo è anche lui, come la signora, anche se a un certo punto, la speranza di giocare in una squadra vincente lo aveva rapito. Non è facile ricominciare, ma deve riuscirci. E magari, ricominciare da dove aveva cominciato: dalla Juve. Da quel giorno, 31 agosto 2015, da quella corsa sotto la Sud, sono passati cinque anni abbondanti e 106 reti complessive (78 in A), è a venti da Pruzzo, mentre Totti è irraggiungibile con le sue 307 reti.
CAPITANI
A proposito di Totti, l’ex capitano, come noto, è in procinto di rientrare. In attesa che i Friedkin gli offrano questo benedetto caffè, Francesco ha presentato il film sulla sua vita (interpretato da Pietro Castellitto) “Speravo de morì prima”. Totti gioca con il suo futuro, nella Roma. «Farò delle cose carine. Ormai lo sanno tutti…». E’ stato protagonista della finale di Supercoppa vinta contro la Lazio con la maglia del suo Totti Sporting Club: «Con la Lazio è sempre un derby, ma è diverso, si tratta di due categorie abbastanza diverse, per me è piacevole incontrare ragazzi così giovani, mi gratifica», questo ai microfoni del Tg3. «Giocherò fino a quando ci sarà voglia, testa e fisico. Quando c’è questa alchimia si può fare tutto, Mio figlio Cristian? Gli insegnerò i valori e i principi dello sport». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero