Dybala: «Le punizioni? Mi ispiro a Riquelme ma se le chiamate "alla Dybala" mi piace»

Dybala: «Le punizioni? Mi ispiro a Riquelme ma se le chiamate "alla Dybala" mi piace»
«Per fortuna sono riuscito a fare anche il secondo gol: sono contento per me e per la squadra, ma dobbiamo comunque migliorare». Così Paulo Dybala, intervistato...

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«Per fortuna sono riuscito a fare anche il secondo gol: sono contento per me e per la squadra, ma dobbiamo comunque migliorare». Così Paulo Dybala, intervistato da Premium Sport subito dopo la fine di Juventus-Udinese, in cui l'argentino ha segnato due reti su calci piazzati (una splendida punizione e un rigore). «L'Udinese è una buona squadra, bisogna essere più bravi a tenere la palla - dice ancora Dybala -. Juve in fuga? Noi dobbiamo pensare a noi stessi e continuare così senza curarci degli altri, e poi ci mancano gli scontri diretti con Roma e Napoli, quindi aspettiamo. Ora comincia una settimana difficile, ma dobbiamo fare bene tutto il mese, perché sarà determinante per la nostra stagione». Poi, dai microfoni di Sky, una battuta sull'abbraccio con Bonucci, che era in panchina, dopo il primo gol. «Leo è un ottimo ragazzo - dice il n.21 - e con lui ho uno splendido rapporto. Sappiamo tutti cià che ha passato, e gli avevo detto che se avessi segnato sarei andato ad abbracciarlo. Le punizioni? Mi ispiro a Riquelme, ma non mi dispiace se le chiamano 'punizioni alla Dybala».


«Devo fare i complimenti alla squadra: abbiamo portato a casa una partita importante, dopo la sosta era difficile e l'Udinese si è dimostrata tosta. Abbiamo un pochino sofferto, soprattutto alla fine, perché qualcuno era un pò stanco, ma per vincere i campionati dobbiamo passare attraverso queste partite: solo se le vinci puoi arrivare in fondo». Queste, invece, sono le parole dell'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, intervistato da Premium Sport, che ammette che la sua squadra contro l'Udinese non ha brillato, ma si accontenta del risultato. Ora la Juve è già in fuga? «Dobbiamo affrontare ogni partita una alla volta - risponde -: se vinciamo una partita alla volta ce ne sarà sempre una in meno a separarci dal traguardo. Non siamo in fuga: la Roma è seconda, il Napoli non è fuori, l'Inter nemmeno. Dobbiamo migliorare sul piano del palleggio, avere meno frenesia. Il nostro obiettivo è migliorare noi stessi: solo facendo così potremo coronare il sogno di vincere il sesto scudetto».


Comunque soddisfatto, il nuovo tecnico dell'Udinese, Gigi Delneri: «Se facevamo almeno un punto era meglio, ma già fare paura alla Juventus è stato un bel risultato. I giocatori affrontavano un momento particolare, ho cercato di dare un pò di motivazione: dobbiamo costruire il nostro campionato con più fiducia, con i giovani che abbiamo». Così ai microfoni di Premium Sport dopo la sconfitta con la Juventus. «Ho cercato di dare indicazioni normali, ma penso che questa squadra abbia qualità - dice ancora l'allenatore del team friulano -: oggi non meritavamo di perdere, per quello che si è visto in campo e anche per qualche situazione che si è vista in area di rigore. Abbiamo prodotto anche delle belle trame in alcune situazioni, da questo punto di vista sono contento nonostante il fatto che ce ne torniamo a Udine senza punti». «Quando saremo a posto, con tutti gli effettivi a disposizione - conclude Delneri -, potremo dare molto a livello di intensità e anche di risultato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero