Dominik Paris, l'uomo-jet con la passione per il rock

Dominik Paris, l'uomo-jet con la passione per il rock
Per la prima volta in carriera Dominik Paris ha ottenuto due vittorie consecutive. Così in poco più di ventiquattro ore è arrivato a undici successi e a...

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Per la prima volta in carriera Dominik Paris ha ottenuto due vittorie consecutive. Così in poco più di ventiquattro ore è arrivato a undici successi e a ventisei podi su 175 gare disputate in Coppa del mondo. Numeri impensabili quando il massiccio altoatesino (183 centimetri di altezza per un peso di 97 chilogrammi) si affacciò sul circo bianco. Classe 1989, cresciuto in Val d’Ultimo, Domme ha iniziato l’attività al seguito del padre, maestro di sci. Lo stesso genitore che lo spedì, non ancora maggiorenne, a spalare letame in una malga sullo Spluga, per evitare che si perdesse tra una festa e l’altra con gli amici. Sciatore dalla classe sopraffina e dalle doti naturali di scorrevolezza, ha esordito in Coppa del mondo dieci anni fa, col 54esimo posto nel superG della Val Gardena. Ai Mondiali juniores del 2009 è stato d’argento in discesa e combinata e bronzo in superG. Due settimane dopo aver trionfato sulla mitica Streif di Kitzbühel nel 2013, si è messo al collo l’argento in discesa ai Mondiali di Schladming.


IL LUTTO

La sua tranquillità è stata sconvolta dalla tragica scomparsa del fratello in un incidente stradale, proprio il giorno in cui a Kitzbühel dovevano dedicargli una cabina dell’ovovia. Dopo la delusione olimpica di Sochi 2014, la successiva stagione Paris aveva vinto il superG sulla Streif, ma poi si era arenato col resto della squadra ai Mondiali di Beaver Creek. Nulla da fare ai Mondiali anche nel 2017 a St. Moritz e bocca asciutta pure alle Olimpiadi di Pyeongchang lo scorso febbraio, dove è stato quarto in discesa staccato di 36 centesimi dal bronzo. Incostante nei grandi appuntamenti, costante lungo la stagione: nelle ultime sette annate ha sempre conquistato almeno una vittoria. Magico il 2015-16, col sesto posto nella generale e il secondo in discesa alle spalle del collega Peter Fill. L’estate scorsa la sua maturità è stata corroborata dalla paternità. La compagna Kristina gli ha infatti regalato il piccolo Niko. Uomo di poche parole, Paris preferisce cantare e non rilasciare dichiarazioni. Da qualche anno è infatti il vocalist del gruppo metal “Rise of voltage”. Hanno già inciso un cd e in estate cominceranno i concerti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero