Difficile non considerarlo il vincitore morale del GP di San Marino della Moto2, dove invece ha trovato solo il secondo posto per il sorpasso all’ultimo giro subito dallo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CALCIO COME PASSIONE
«A Roma ho i miei amici di sempre, quelli che per esempio domenica dopo la gara sono saliti da Roma a Misano per festeggiarmi. Logico che ci torni quando posso». Romano e romanista. «Quelli giallorossi sono i colori della mia passione calcistica e quando gli impegni me lo consentono, grazie anche al mio agente, Diego (Tavano, procuratore Fifa n.d.r.), vado allo stadio». Il calcio Diggia l’ha vissuto fino a qualche anno fa e non solo da spettatore. Ha giocato con la Roma Torrino Futsal, concludendo per due volte vicecampione d’Italia: «Ancora ci mangiamo le mani per la sconfitta, ma è stata comunque una gran bella esperienza». Nel suo sport, Fabio ha un idolo, il tre volte campione del mondo Superbike, Troy Bayliss: «È sempre stato un mio riferimento per come correva in pista e per la sua umanità». Semplicità, educazione, pochi grilli per la testa, caratteristiche che chi lo conosce attribuisce anche a lui: «Non vedo perché non debba essere così. Non faccio nulla di particolare, se non la cosa che più mi piace in assoluto, gareggiare con una moto». E con questa moto Diggia vuole andare lontano: vincere un Gp, poi il mondiale e guadagnarsi il salto in MotoGp: «La prima vittoria è un obiettivo, non una ossessione. Sarebbe bello chiudere come miglior rookie dell’anno, per ripagare il lavoro della Speed Up, con la quale correrò anche nel 2020». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero