Di Francesco: «Il Celta ci ha massacrato, ma questa lezione sarà utile alla Roma»

Di Francesco
«Il Celta ci ha massacrato: questa lezione  ci servirà». La delusione di Di Francesco dopo la figuraccia della Roma in Spagna nell'ultima...

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«Il Celta ci ha massacrato: questa lezione  ci servirà». La delusione di Di Francesco dopo la figuraccia della Roma in Spagna nell'ultima amichevole e a sette giorni dal debutto, domenica pomeriggio a Bergamo contro l'Aatalanta, in campionato. «Un disastro, sia a livello tecnico-tattico che fisico. La squadra arrivava sempre tardi sulle pressioni, ci sarebbe voluto un time-out. Non mi è piaciuta per niente la squadra e la sua preparazione, né l’approccio. Nel secondo tempo la squadra è entrata con un approccio diverso, nonostante il 4-0 potesse favorire il Celta Vigo sul palleggio. Abbiamo messo in campo un’intelligenza tattica che ci era mancata nel primo tempo».

CROLLO DIFENSIVO
La  Roma ha subìto sei reti in due partite. Eusebio non chiama in causa solo i difensori:
«Al di la dei gol, è la prestazione. Sono delle valutazioni importanti che farò nelle sedi opportune. Le responsabilità principali sono sempre dell’allenatore. E’ un’amichevole e mi auguro che questa partita ci serva da lezione. Io dico sempre che come ci si allena, poi si gioca. Dobbiamo alzare la qualità degli allenamenti insieme. C’è sicuramente tanto da lavorare. Non mi preoccuperei, però, delle questioni di filosofia, ma degli atteggiamenti. Non penso che spostare un uomo avanti o uno indietro possa dare più o meno equilibrio, ma allo stesso tempo modificare un 4-3-3 con un 4-2-3-1 cambierebbe moltissimo. L’aspetto su cui devo insistere è come preparare le partite. E’ quello che non mi è piaciuto. Siamo a 7 giorni all’Atalanta e bisogna cancellare questo primo tempo. Poi ognuno ha le sue opinioni e meno male che è così, altrimenti vedremmo il calcio tutti allo stesso modo. Io dico che a Siviglia avevo visto una squadra in crescita, oggi siamo andati in crisi».

APPROCCIO SBAGLIATO
Di Francesco elenca le gaffe del suo gruppo: «I giocatori li devo allenare, gli errori di oggi hanno determinato la partita. Non attacchiamoci agli episodi. Questo ci deve far riflettere: non mi aspettavo assolutamente un primo tempo del genere, nonostante tutti i cambi che avevo programmato per far recuperare chi aveva giocato di più a Siviglia. Abbiamo trovato una squadra che ci ha massacrato. Non abbiamo scuse, siamo arrivati sempre in ritardo. Le partite non si preparano ore prima, ma giorni prima. Va fatto capire ai ragazzi, magari prima avevano altri modi per preparare le partite. Avevamo preparato delle cose, abbiamo fatto in campo pressoché il contrario. Non esistono linee, oggi era più pressione che pressing. Abbiamo fatto tante pressioni fatte male, la linea difensiva era sempre costretta a scappare e si sbagliava l’aggressione iniziale. Non abbiamo fatto verticalizzazioni, ma per fortuna era solo un’amichevole. I giudizi ora saranno pesanti, ma meglio prendere prima questi schiaffi. Sveglieranno tutti, anche me. Questa partita ci servirà da lezione e con l’Atalanta faremo una grande partita.

ROSA INCOMPLETA 

Dal mercato Di Francesco si aspetta ancora due titolari, il difensore centrale e l'esterno d'attacco:
«Con Monchi parlo sempre di tutto, parliamo anche di prosciutto e di altro. Ritengo che questa partita sia stata importante per le valutazioni del momento, ma non mi piace fare valutazioni definitive. Ci sono delle cose da migliorare e le valuteremo insieme con il direttore. Dobbiamo continuare a lavorare su questo nostro percorso e il mio obiettivo è far capire ai ragazzi che non esiste una gara presa sottogamba, è inaccettabile. Dobbiamo continuare a lavorare su questo nostro percorso, con l’Atalanta che ci aspetta. Il mio obiettivo è far capire ai ragazzi che non esiste una gara presa sottogamba, è inaccettabile e io sono il primo a metterci la faccia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero