Davanti a oltre 2.000 tifosi, la Roma di Alberto De Rossi ha vinto il derby con la Lazio di Simone Inzaghi e si è aggiudicata lafinale di andata della coppa Italia Primavera...
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A segnare il derby è stato soprattutto l’equilibrio. La scena l’hanno rubata specie i ragazzi che già hanno respirato il profumo della prima squadra; ovvero i romanisti Sanabria e Verde, e il laziale Tounkara. Verde e Tounkara, in particolare, hanno allestito un paio di occasioni, ma sono sempre caduti in peccati di ingenuità. Un poco evanescenti, ad essere esatti: almeno fino al rigore decisivo.
Per la verità, le migliori possibilità le hanno costruite Tounkara e Pellegrini: entrambi sono giunti al tiro a visuale aperta ma hanno sparacchiato fuori. Bisogna sottolineare comunque l’incertezza mostrata dai portieri Marchegiani e Guerrieri nelle due fattispecie. Insomma, le squadre non sono andate al di là di una manovra lenta, speculare e poco incisiva. Nella ripresa, ancora Prce ha sprecato un’opportunità d’oro, quindi Germoni ha atterrato Verde in area e l’arbitro Fiore ha indicato il dischetto. Dagli 11 metri, Verde prima ha mirato ai guanti di Guerrieri, poi ha replicato oltre la linea, volando verso la Sud. Vano, a seguire, il tentativo laziale di acciuffare il pari.
Va registrato che dalla curva romanista sono piovuti ancora una volta slogan offensivi nei confronti del presidente James Pallotta. Una contestazione aspra, inscenata davanti all’ad Italo Zanzi, al dg Mauro Baldissoni e al collaboratore tecnico Claude Fichaux. Entrambe le curve, poi, hanno intonato il consueto coro contro i napoletani. Quanto alla Lazio, in tribuna si sono accomodati il presidente Claudio Lotito, il ds Igli Tare, l’allenatore Stefano Pioli e la gran parte della prima squadra. Infine, un poco di tensione fra i tifosi fuori dallo stadio, prima della gara. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero