Prove di stabilità. Difficile in un momento dove alla Roma non ne va bene una. Dal ko di Zaniolo, è stato un susseguirsi di brutte notizie: lo 0-3 a tavolino a...
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Una fase di ricostruzione che parte dalla base. I Friedkin (che dovrebbero rientrare nelle prossime ore nella Capitale dopo il blitz estero) non lasciano nulla al caso. Un esempio è quanto accaduto martedì a Trigoria: sono stati padre e figlio a convocare lo scout Cavallo e a chiedere informazioni sull’identikit di Borja Mayoral, sottoposto a loro in precedenza. Una volta ricevuto l’ok tecnico, hanno dato il semaforo verde all’operazione. È chiaro che con l’arrivo di un ds le dinamiche cambierebbero. A tal proposito il nome di Paratici (sul quale ieri Fienga ha frenato: «È solo un avversario. Ds? Carica che sarà ricoperta quanto prima») mal si combina con quello di Allegri. I due, un anno fa, non si sono lasciati bene. Se è vero che a spingere per il cambiamento nella Juventus all’epoca fu Nedved, il ds non si oppose. Tradotto: nel calcio tutto si aggiusta ma sarebbe comunque un rapporto da ricucire. Più facile, per intenderci, il binomio con Sarri. Va registrato inoltre, come continui a circolare il nome di Pradè, benché abbia rinnovato sino al 2021 con la Fiorentina. Domenica all’Olimpico, 1000 spettatori. Sport e Salute ha deciso di destinare la sua quota al personale delle strutture sanitarie in prima linea nella lotta al Covid. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero