Cadono di miti, scivolano via le leggende, si rotola nei territori tristi, e struggenti, degli addii. Da ieri lo sappiamo: Daniele De Rossi, nei fatti, è stato costretto a...
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Xavi, ad esempio, uno dei simboli del Barcellona di Guardiola, direttamente si ritirerà dal calcio. Chiuderà la carriera da giocatore con l’Al Sadd, in Qatar, e ne diventerà l’allenatore. Grandi saranno invece gli esodi dall’Atletico Madrid e dal Bayern Monaco.
Griezmann, Godin e Juanfran saluteranno la squadra biancorossa dopo aver vissuto anni pazzeschi e troveranno case nuove e un futuro diverso: Griezmann sembra orientato al Barça, Godin all’Inter, tanto per citarne un paio. Analogamente, a tre calciatori speciali come Ribery, Robben e Rafinha non verrà facile sfilarsi la maglia del Bayern, ma la strada è ormai tracciata, e il tempo ha sigillato la decisione.
In attesa di giocare la finale di Europa League, Cech e Cahill hanno già annunciato la separazione dal Chelsea di Maurizio Sarri. E non basta. Ander Herrera, Valencia e Mata andranno via dal Manchester Utd, come van Persie congederà il Feyenoord (e probabilmente il pallone giocato). Welbeck e Sturridge, poi, non rinnoveranno con l’Arsenal e il Liverpool.
Logicamente non tutte le storie sono sovrapponibili o simili. In qualche caso sono i giocatori a voler voltare pagina, in altri le società. In alcuni ha timbrato la sentenza semplicemente l’andare degli anni. O il mutare di certe ambizioni, o priorità. Sempre, però, a rimanere in superficie è un velo di nostalgia, unito alla consapevolezza che ogni storia ha un suo tempo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero