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Per alcuni il tempo è scaduto. Per altri, restano poco più di due mesi per dimostrare di meritare la conferma. Undici gare di campionato, minimo due di Europa League con la speranza che possano diventare cinque: l’intervallo è comunque ristretto. Le linee guida della prima Roma ‘made Thiago Pinto sono già delineate: abbattimento dei costi ritenuti superflui e abbassamento dell’età media. Duplice obiettivo che può suonare sinistro a chi su augura una maggiore competitività. La scommessa, però, sarà proprio questa: nessun ridimensionamento, semplice riequilibrio delle risorse. In quest’ottica la rosa da qualche settimana è finita sotto esame. Come del resto Fonseca, la cui conferma è aggrappata ad un filo.
AI SALUTI
Sono almeno 10 i calciatori che hanno la certezza che non si fermeranno a Trigoria anche nella prossima stagione. A salutare per primi, saranno i 4 che a giugno si svincoleranno: Bruno Peres, Farelli, Mirante e Juan Jesus. Addio, nonostante siano sotto contratto, pure a Fazio, Pastore (ha due offerte in Mls: Dallas e Atlanta) e Santon, tenendo presente che, considerati gli ingaggi elevati, non sarà semplice piazzarli. A questi, si aggiungeranno Pau Lopez - al quale verrà cercata una sistemazione in Spagna (il Granada, ad esempio, cerca un portiere) - Nzonzi, di rientro dal biennio in prestito al Rennes, e Coric che neppure al Venlo (Olanda) è riuscito a emergere. Sotto osservazione in 7, ai quali si aggiungono altri 4 calciatori che rientreranno dai prestiti. Si tratta di Under, Kluivert, Olsen e Florenzi. Se gli ultimi due potrebbero essere ancora riscattati dai rispettivi club (Everton e Psg), per gli altri sarà decisivo il parere del prossimo allenatore. Arrivasse ad esempio Sarri, il turco avrebbe molte chance di restare.
IN BILICO
A loro, si aggiungono Diawara, Carles Perez, Calafiori, Smalling, Pedro, Dzeko e a sorpresa El Shaarawy.
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Il Messaggero