Da El Shaarawy a Pedro, dieci gare per avere un futuro

Da El Shaarawy a Pedro, dieci gare per avere un futuro
di Stefano Carina
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Lunedì 29 Marzo 2021, 07:30

Per alcuni il tempo è scaduto. Per altri, restano poco più di due mesi per dimostrare di meritare la conferma. Undici gare di campionato, minimo due di Europa League con la speranza che possano diventare cinque: l’intervallo è comunque ristretto. Le linee guida della prima Roma ‘made Thiago Pinto sono già delineate: abbattimento dei costi ritenuti superflui e abbassamento dell’età media. Duplice obiettivo che può suonare sinistro a chi su augura una maggiore competitività. La scommessa, però, sarà proprio questa: nessun ridimensionamento, semplice riequilibrio delle risorse. In quest’ottica la rosa da qualche settimana è finita sotto esame. Come del resto Fonseca, la cui conferma è aggrappata ad un filo. 
AI SALUTI 
Sono almeno 10 i calciatori che hanno la certezza che non si fermeranno a Trigoria anche nella prossima stagione. A salutare per primi, saranno i 4 che a giugno si svincoleranno: Bruno Peres, Farelli, Mirante e Juan Jesus. Addio, nonostante siano sotto contratto, pure a Fazio, Pastore (ha due offerte in Mls: Dallas e Atlanta) e Santon, tenendo presente che, considerati gli ingaggi elevati, non sarà semplice piazzarli. A questi, si aggiungeranno Pau Lopez - al quale verrà cercata una sistemazione in Spagna (il Granada, ad esempio, cerca un portiere) - Nzonzi, di rientro dal biennio in prestito al Rennes, e Coric che neppure al Venlo (Olanda) è riuscito a emergere. Sotto osservazione in 7, ai quali si aggiungono altri 4 calciatori che rientreranno dai prestiti. Si tratta di Under, Kluivert, Olsen e Florenzi. Se gli ultimi due potrebbero essere ancora riscattati dai rispettivi club (Everton e Psg), per gli altri sarà decisivo il parere del prossimo allenatore. Arrivasse ad esempio Sarri, il turco avrebbe molte chance di restare. 
IN BILICO 
A loro, si aggiungono Diawara, Carles Perez, Calafiori, Smalling, Pedro, Dzeko e a sorpresa El Shaarawy.

Per il Faraone, le valutazioni saranno perlopiù finanziarie: essendo arrivato come svincolato, potrebbe rappresentare una sostanziosa plusvalenza. I tre big over 30, invece, hanno sin qui deluso. Per motivi diversi ma che inducono comunque alla riflessione. Dall’addio o meno di Edin, dipende che tipo di centravanti arriverà. L’ex Chelsea è invece in una posizione di forza e potrebbe attendere il nome dell’allenatore prima di decidere. Discorso a parte per Smalling: le remore, nei suoi confronti, sono soltanto legate alle condizioni fisiche. Capitolo Mkhitaryan: nel suo caso i dubbi non sono del club ma dell’agente. In 12 verso la conferma: la Roma che verrà - al netto di proposte indecenti - conterà su Spinazzola, Mancini, Ibanez, Pellegrini, Veretout, Cristante, Villar (piace all’Atletico Madrid), Zaniolo, Karsdorp, Kumbulla, Reynolds e Mayoral (per il quale sarà rinnovato il prestito, rimandando l’eventuale riscatto a giugno 2022). Una base importante che rende comunque obbligatori perlomeno tre acquisti: un portiere, un regista e un centravanti. Non panchinari, però. Il salto di qualità arriverà quando qualcuno dei titolari attuali, siederà in panchina. 

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