Covid, Filippo Pozzato dimesso dall'ospedale: «Sarò testimonial per la vaccinazione»

Covid, Filippo Pozzato dimesso dall'ospedale: «Sarò testimonial per la vaccinazione»
Filippo Pozzato è stato dimesso ieri dall'ospedale San Bartolo di Vicenza, dove era ricoverato dopo aver contratto l'infezione da Covid-19. L'ex ciclista...

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Filippo Pozzato è stato dimesso ieri dall'ospedale San Bartolo di Vicenza, dove era ricoverato dopo aver contratto l'infezione da Covid-19. L'ex ciclista veneto, vincitore di una Milano-Sanremo e di un campionato italiano, è risultato positivo dopo aver organizzato diversi eventi di ciclismo che hanno animato l'ultima parte di stagione dei professionisti, e ha contratto l'infezione pochi giorni prima del vaccino. «Sono stato un c..., avrei dovuto vaccinarmi prima», sono state le sue parole. 

Ieri, attraverso un post pubblicato sui propri profili social, l'ex corridore veneto ha annunciato di essere stato dimesso dall'ospedale, dove era ricoverato in gravi condizioni fino a pochi giorni fa. «Finalmente ho avuto l’ok per tornare a casa!
Il mio ringraziamento va a tutti voi che mi siete stati vicino in queste difficili settimane e soprattutto a tutti gli operatori del sistema sanitario, medici, infermieri, assistenti… siete stati meravigliosi e porterò sempre la vostra dedizione a esempio di professionalità e fonte di ispirazione».

 

Ma Pozzato ha voluto anche rivolgere un appello a tutti: «L’aspetto però più importante di questo mio messaggio e dedicato a tutti coloro che ancora tentennano di fronte al vaccino: ragazzi e ragazze non scherziamo! Il virus è ancora tra noi e se lo si prende si sta male da crepare, fidatevi di chi il giorno prima era pronto a spaccare il mondo e il giorno dopo faceva fatica a spostarsi da una stanza all’altra. Il vaccino è l’unico reale strumento di difesa che abbiamo contro questa piaga: non è uno scherzo, di COVID-19 si può morire e soprattutto si può uccidere». L'ex corridore ha già annunciato che sarà testimonial delle vaccinazioni contro il Coronavirus.

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Il Messaggero