Olimpiadi, la torcia si ferma a Sparta: un colpo di scena cinematografico

Gerard Butler con la fiaccola olimpica tra la folla di Sparta
Dopo nemmeno 24 ore di corsa è arrivato il colpo di scena. Che potrebbe definirsi cinematografico, non fosse altro perché gli ultimi passaggi di...

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Dopo nemmeno 24 ore di corsa è arrivato il colpo di scena. Che potrebbe definirsi cinematografico, non fosse altro perché gli ultimi passaggi di “testimone” registrati hanno avuto per protagonisti l’attore greco-statunitense Billy Zane, il cattivo reso celebre da “Titanic”, e Gerard Butler, star di “300” nei panni di Leonida con quel “This is Sparta”, quanto mai azzeccato, ieri, quando proprio nella storica antagonista di Atene ha ricevuto la torcia olimpica accesa giovedì a Olimpia. E, nelle sue mani, la corsa del sacro fuoco attraverso la Grecia e fino al Giappone si è fermata. Colpo di scena.


INDICAZIONI IGNORATE
Il motivo è semplice: l’incedere dei tedofori, nelle sue poche ore, è stato accompagnato dai consueti assembramenti di curiosi, che hanno ignorato le indicazioni delle autorità di non radunarsi in strada. E così il Comitato olimpico greco ha preferito fermare la corsa per evitare di allargare ancor più i contagi da coronavirus. In ogni caso, se i Giochi non si fermano, non può fermarsi nemmeno la fiamma che, dunque sarà ugualmente consegnata alla delegazione nipponica il 19 marzo allo stadio Panathinaikon di Atene - sede delle prime Olimpiadi moderne nel 1896 - ma ancora una volta a porte chiuse. Da Tokyo, per il momento, non fanno una piega e, alla proposta del presidente americano Trump di rinviare i Giochi, rispondono per bocca del ministro per le Olimpiadi Seiko Hashimoto: «Nessuno pensa al rinvio, né alle limitazioni per gli spettatori». Ottimismo a cinque cerchi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero