Dalle indicazioni di carattere medico a quelle più strettamente organizzative cambia radicalmente il rituale delle partite per protagonisti e addetti ai lavori. Ma anche...
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Nella circolare diffusa dalla Lega di serie A, si chiede anche che i club predispongano un servizio medico sanitario dotato di scanner per la rilevazione della temperature agli ingressi dello stadio di tutti i soggetti autorizzati; un documento riassuntivo con tutte le norme igienico-sanitarie adottate in ciascun impianto sportivo da presentare alle autorità in caso di richiesta; una modulistica, a mezzo di autodichiarazione atta a certificare che i soggetti ammessi all'interno dell'impianto abbiano attivato tutte le misure di controllo e prevenzione necessarie a ridurre il rischio di contagio e a salvaguardare gli interessi degli individui. Oltre ai calciatori, ai direttori di gara e agli altri componenti lo staff tecnico e dirigenziale delle due squadre, sono ammessi gli ispettori federali, i delegati Lega, i medici antidoping e i rappresentanti della commissione federale antidoping. Sono poi ammessi anche gli operatori sanitari e di pubblica sicurezza, gli steward, i vigili del fuoco secondo le indicazioni approvate dal Gos.
Quanto ai giornalisti, sono ammessi gli operatori tv e i reporter delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live, un fotografo e un social media manager per ciascuna società e gli operatori dell'informazione preventivamente autorizzati e comunque non superiori a 50 unità e solo subordinatamente alla capacità delle società di garantire la piena ottemperanza delle norme previste dai vari Dpcm in materia.
Il Messaggero