La Premier League intende concludere la stagione inderogabilmente entro la fine di giugno, cancellando - se necessario - le ultime partite del calendario. Sembra questa...
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Nel frattempo, però, le società sembrano voler già fissare un termine ultimo non procrastinabile per il campionato. Che coinciderebbe con la data di scadenza dei contratti di molti giocatori e allenatori, ovvero il 30 giugno. A prescindere che, per quella data, siano state disputate tutte 38 le giornate della stagione. Una soluzione che - scrive il Guardian - potrebbe già contare su un ampio consenso, anche se per la ratifica finale servirà l'approvazione di almeno 14 società.
Per portare a termine la stagione mancano ancora 92 partite, un numero di gare difficilmente giocabili nello spazio di un solo mese, ipotizzando sia la ripresa del campionato ad inizio giugno sia di scendere in campo ogni tre giorni. Ma se la Premier - come sembra secondo le indiscrezioni di questi ultimi giorni - sembra intenzionata a percorrere questa strada, significherà che una o più giornate del calendario verranno semplicemente cancellate, congelando la classifica finale al 30 giugno.
Nonostante le rassicurazioni della Fifa, che è già intervenuta sulle questione delle scadenze contrattuali facendosi garante della possibilità di estenderle, diversi club inglesi temono che i giocatori possano rifiutarsi di scendere in campo, senza conseguenze legali. Inoltre stabilire un termine alla stagione 2019/20 - affermano i sostenitori dell'iniziativa - significa anche tutelare - per quanto possibile - anche quella successiva, il campionato 2020/21, che potrebbe così cominciare senza eccessivi ritardi, tra agosto e settembre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero