Coronavirus, Heidel (ex ds Schalke 04): «Difficile immaginare una ripresa dei campionati. Le entrate diminuiranno drasticamente»

Coronavirus, Heidel (ex ds Schalke 04): «Difficile immaginare una ripresa dei campionati. Le entrate diminuiranno drasticamente»
«È impossibile far ripartire questa stagione». La previsione del virologo tedesco Jonas Schmidt-Chanasit ha scatenato un acceso dibattito in Germania...

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«È impossibile far ripartire questa stagione». La previsione del virologo tedesco Jonas Schmidt-Chanasit ha scatenato un acceso dibattito in Germania e diviso gli addetti ai lavori. Al gruppo dei più prudenti appartiene sicuramente l'ex ds dello Schalke 04, Christian Heidel: «Al momento non riesco a pensare al calcio. E faccio fatica a credere che si possa riprendere nei prossimi mesi, anche senza spettatori - racconta a IlMessaggero.it-. Tutta l’economia deve far fronte ad una situazione di emergenza. E questo riguarda pure il calcio». Poi continua: «La crisi dimostrerà quanto il mondo del pallone è forte e solidale. Squadre, calciatori, tv e sponsor sono tutti sulla stessa barca per superare la crisi. Se si riuscirà a farlo, il calcio sarà cambiato».


Il dirigente tedesco ora si trova a Maiorca: «Il coronavirus ha colpito più duramente la Spagna rispetto alla Germania. Le strade sono deserte. Tutti stanno rispettando le misure e le restrizioni. Ho la sensazione che ci sia la piena consapevolezza del dramma e che gli iberici stiano combattendo insieme il virus. La solidarietà è grandissima. In Germania, invece, la consapevolezza è cresciuta con il tempo. Due week end fa, le birrerie erano ancora aperte e con il sole i tedeschi uscivano ancora. Il giorno dopo, le stesse persone hanno fatto enormi scorte al supermercato. La percezione è cambiata dopo il discorso della Cancelliera Merkel». Molti giocatori della Bundesliga hanno deciso di autoridursi lo stipendio. Ma il tema dei tagli non si esaurirà qui. «Nel calcio puoi investire i soldi che guadagni. Le entrate, così come i trasferimenti e le commissioni diminuiranno drasticamente. Ma quando cresceranno di nuovo, i costi del personale aumenteranno di conseguenza», conclude Heidel.
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Il Messaggero