ROMA Il rinvio delle Olimpiadi al 2021, oltre ad aprire scenari nuovi nella pianificazione dei calendari internazionali, apre un grosso dilemma anche all’interno dello sport...
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L’INTERVENTO
Da qui la sensazione, in attesa di eventuali interventi chiarificatori del Ministro per lo sport Vincenzo Spadafora, che il cammino elettorale (già avviato in alcune federazioni) non verrà interrotto per completare tutti i rinnovi entro il 30 aprile del 2021, ossia prima che il Coni provveda alla sua di elezione. Almeno questa sembra essere la volontà di numerosi presidenti, anche se per alcuni si correrà il rischio (in caso di mancata rielezione) di non poter concludere il percorso quadriennale con i Giochi Olimpici. Chi è sicuro che, senza deroga agli attuali mandati, non sarà alle Olimpiadi del 2021 è il numero uno dell’atletica italiana, Alfio Giomi, che per Statuto interno non può restare in carica per più di due mandati; e quello che ufficialmente si concluderà quest’anno è appunto il secondo. Rinviare di un anno le lezioni, porrebbe anche un altro problema: il prossimo mandato non sarebbe di 4 anni (come vuole la Legge del 2018: “Il presidente e i membri degli organi direttivi restano in carica quattro anni”) ma di tre soli, essendo le prossime Olimpiadi fissate al 2024. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero